Non usa elettricità perché “allergica al mondo moderno”: la casa le brucia per una candela

Una ex biochimico che si rifiuta di usare l'elettricità e l’acqua del rubinetto perché afferma di essere “allergica al mondo moderno” è rimasta quasi ucciso dopo che la sua baracca è stata bruciata da una candela. Gillian McCarthy, 62 anni, ha vissuto come una reclusa in una capanna sgangherata per 20 anni nei boschi di Wincanton, in Regno Unito, nel tentativo di rimanere in un ambiente “chimicamente inerte”, libero da tossine. La donna si era convinta di essere stata avvelenato, dopo essere entrata in contatto con centinaia di sostanze chimiche negli anni in cui ha lavorato come biochimica. A Gillian nel 1983 era diagnosticata la sensibilità chimica multipla, una condizione che, sostiene, le sarebbe stata lasciata in eredità dalla sua intolleranza alle sostanze presenti negli oggetti moderni.
La donna ora afferma di essere ancora salva perché è andata in ‘bagno’ quando le fiamme hanno preso piede. “E' stata la mia vescica che mi ha salvato. Mi stavo dirigendo verso il bagno quando ho sentito come un crollo e poi un’esplosione. "Sono riuscito a raggiungere l'estintore, ma ho capito subito che non avrei potuto farcela da sola. Alla fine sono scappata fuori” ha raccontato la donna. “Ho perso tutte le mie foto, documenti, il mio orologio, anche la sedia a rotelle di avevo bisogno per muovermi” afferma. Gillian sostiene di essere allergica a mobili, tappeti, pannelli truciolari, sapone, additivi alimentari, profumi, dopobarba, detersivi, cloro e gomma. “Se qualcuno mette un po’ troppo profumo, devo stargli almeno a 30 metri di distanza. Il dopobarba invece mi può davvero buttare a terra” dice. Nel 1996 lei sostiene di aver speso £ 280.000 per alcune cure privato, e fu costretta a vendere la sua casa in Galles, e spostare in una capanne di legno a Stoney Stoke, dove ora vive senza servizi igienici, un letto o un telefono cellulare.