Morto Howard Marks, leggendario trafficante di droga “Mr Nice”

La sua figura e le sue azioni hanno sempre diviso la stampa e l'opinione pubblica britannica, così non ci si meraviglia se anche dopo la morte Howard Marks continua a far discutere il Regno Unito. Il leggendario trafficante di marijuana che negli anni '70 e '80 inondò di ‘erba' il mondo, si è spento nella sua abitazione lunedì all'età di 70 anni per le conseguenze di un tumore al colon, già diagnosticatogli all'inizio dell'anno scorso. Come la sua vita anche dopo la morte Howard Marks ha scatenato un ampio dibattito sui tabloid inglesi divisi tra il ricordo della sua figura più folkloristica e l'aspetto più oscuro della sua storia criminale. Howard Marks infatti aveva fondato un vero e proprio traffico internazionale portando ingenti quantità di erba verso gli USA nascondendola anche nei container che trasportavano attrezzatura e strumenti di gruppi rock che andavano a suonare.
Un giro che gli aveva permesso di arricchirsi a dismisura ma che gli costò vari arresti fino quello definitivo negli Stati Uniti con una pesante condanna a sette anni di carcere. Howard Marks però ha sempre preferito rievocare più il personaggio pseudo hippy che negli anni della contestazione si schierava a fianco dei movimenti antiproibizionisti. Dopo essere tornato in patria negli anni '90, diede alle stampe un'autobiografia elogiativa da cui poi è stato tratto anche un film, "Mr Nice", il pseudonimo con cui amava farsi chiamare a parte le decine di false identità creata nel corso della sua vita. Del resto lui non ha mai avuto grossi ripensamento sugli anni dell'attività di spacciatore e trafficante rivendicando anzi una sorta di missione per aiutare le persone a "sballarsi un po' ".