In Australia anche gli squali twittano

La Guardia Costiera australiana ha messo a punto un innovativo sistema per monitorare gli spostamenti, potenzialmente pericolosi, degli squali. I famelici predatori, non di rado protagonisti di attacchi sottocosta ai bagnanti e ai surfisti, sono stati dotati di un particolare sistema tecnologico che permette loro di… twittare. Proprio così: a 320 squali sono stati applicati dei trasmettitori che, ogni qualvolta si avvicinano a delle zone di balneazione, rilasciano in tempo reale un tweet che viene immediatamente pubblicato sull'account twitter del Surf Life Saving Australia Occidentale ( @ SLSWA), specificando la posizione del predatore, la specie e le sue dimensioni. Ciò, inoltre, permette agli uomini della Guardia Costiera di agire in tempo reale ed essere pronti ad allontanare i bagnanti dalle aree interessate dal potenziale passaggio di uno squalo.
Il sistema è stato messo a punto perché la costa occidentale dell'Australia è quella di gran lunga più pericolosa. Qui, infatti, negli ultimi dieci anni hanno trovato la morte numerosi nuotatori e surfisti. Gli attacchi degli squali, inoltre, hanno innescato furiose polemiche in tutto il Paese, visto che non di rado le autorità locali hanno soppresso gli esemplari più grandi e pericolosi, innescando le furibonde reazioni di molti cittadini.