I medici le rompono il bambolotto, risarcita con 90mila euro: “Credeva fosse suo figlio”

Era convinta che quel bambolotto che portava sempre con sé fosse suo figlio e per questo lo accudiva morbosamente proprio come se fosse un bambino. Così una donna britannica di 64 anni, Susan Hearsey, aveva fatto anche quando era stata ricoverata in ospedale per alcuni problemi di salute. Qui però i medici e gli infermieri glielo hanno rotto irreparabilmente scatenando in lei una sofferenza psicologica che i giudici hanno stabilito andasse risarcita.
Alla fine l'ospedale infatti è stato condannato e la donna, affetta da gravi disturbi psichici, è stata risarcita con la cifra record di 90 mila euro. I fatti risalgono al 2013 quando il bambolotto fu ritrovato sul pavimento con le braccia recise, i vestiti mancanti e le gambe danneggiate. Alla vista del pupazzo che lei credeva fosse un bambino la donna ha avuto uno shock dal quale non si è più ripresa. Per questo la sua famiglia ha fatato causa all'ospedale di Walsall, in Inghilterra, riuscendo a ottenere il cospicuo risarcimento. Per i giudici infatti infermieri e medici sapevano benissimo il valore affettivo del bambolotto ma si sono comportati in modo da ferire la donna volutamente perché non collaborava.