Francia, il fois gras è “salvo”. I Giudici: “Nessuna sevizia alle anatre”

Un'associazione animalista francese ha trascinato in tribunale un produttore di foie gras, uno dei prodotti tipici della gastronomia francese che altro non è che fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata. Sotto accusa il gruppo Ernest Soulard, con sede in Vandea e fornitore di grandi ristoranti, che secondo Brigitte Gothière, portavoce dell'Ong animalista L214, avrebbe perpetrato "gravi sevizie e atti di crudeltà" nei confronti delle oche. Ebbene, ieri i giudici hanno sentenziato che non esistono prove a sufficienza che siano stati commessi maltrattamenti. "Continueremo la nostra battaglia affinché un giorno, anche in Francia, si potrà ricordare l’alimentazione forzosa degli animali come una barbarie, da includere nel museo degli orrori", ha comunicato l'Ong.
La vicenda ha avuto inizio due anni fa, quando l'associazione denunciò l'"ingozzamento forzato", chiamato "gavage", nelle fattorie che allevano anatre per conto di Soulard. Gli animali sono stati ripresi da una telecamera nascosta: chiusi in piccole gabbie, erano costretti a mangiare e a ingrassare. Immagini durissime che hanno convinto lo chef Gordon Ramsay a sospendere le fornitura da Soulard. A breve altri cuochi seguiranno il suo esempio, tanto che L214 iniziò a parlare di una campagna di successo e a credere che i giudici avrebbero condannato la società, che a sua volta aveva replicato: "Non siamo barbari. Dimostreremo che non ci sono stati maltrattamenti, abbiamo elementi fattuali per provare che il video è una montatura, non è stato girato nelle nostre fattorie". Ebbene, ieri il giudice ha dato ragione a Soulard