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Feci umane nel kebab: 140 persone finiscono in ospedale

Mohammad Abdul Basit e Amjad Bhatti, proprietari del Khyber Pass, a Nottingham (Regno Unito), sono stati condannati a pagare 28 mila sterline per la contaminazione da E. Coli di cui si sono resi responsabili. Non hanno rispettato le norme igieniche-sanitarie (tra cui il lavarsi correttamente le mani).
A cura di B. C.
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Due ristoratori in Regno Unito avrebbero venduto kebab contaminato da feci umane, costringendo almeno 142 persone al ricovero in ospedale. Come riporta il Daily Mail, Mohammad Abdul Basit e Amjad Bhatti, proprietari del Khyber Pass a Nottingham, sono stati condannati per aver commerciato carne contaminata da un ceppo particolare di Escherichia coli, ovvero l’Enteroinvasive E. coli (EIEC). Ora dovranno pagare 28mila sterline (37mila euro) a titolo di risarcimento, hanno inoltre ricevuto una condanna a quattro mesi di carcere (pena sospesa).

Secondo quanto accertato dagli ispettori per l’igiene, la contaminazione sarebbe avvenuta perché i dipendenti della kebabberia non avevano rispettato le norme igieniche-sanitarie (tra cui il lavarsi correttamente le mani). I fatti sarebbero avvenuti tra il 18 e il 25 giugno, quando un gran numero di clienti del Khyber Pass, sia quelli che hanno mangiato nel locale, sia quelli che hanno preso cibo da asporto, si sono sentiti male, ha spiegato il giudice Jeremy Lea: "Si tratta di un focolaio i molto grave e significativo di intossicazione alimentare”. Una ragazzina di 13enne è arrivata ad essere trasferita in terapia intensiva, tra la vita e la morte, dopo aver consumato al Khyber Pass. “Ha rischiato la morte” le hanno detto al Queen Medical Centre di Nottingham. Molti altri clienti sono stati costretti a restare a letto per giorni.

Come detto, la carne era contaminata da E. coli enteroinvasivo. Si tratta di un ceppo molto raro, tanto da essere solo il secondo focolaio del suo genere in Europa: l'ultima volta è stato segnalato proprio in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Se introdotto per via orale, provoca sintomi come episodi diarroici, con feci acquose contenenti sangue, muco gastrointestinale e leucociti associati alla febbre.

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