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A 5 anni chiuso in una stanza e lasciato morire di fame dalla nonna

Quando morì il piccolo pesava appena dieci chili, caso risolto dopo dodici anni.
A cura di A. P.
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Il piccolo Jeffrey Baldwin fu rinchiuso a chiave in una stanza e lasciato morire di fame dalla nonna. È quanto ha stabilito una sentenza del tribunale dell'Ontario in Canada dopo 12 anni dalla morte del piccolo avvenuta nel 2002. Il bambino, assieme alla sorella più grande, era stato affidato alla nonna e al marito di questa, ma i due adulti si sono rivelati persone incapaci e pericolose che lasciavano i piccoli nella loro camera, senza cibo e acqua. Fino alla morte del piccolo però nessuno si era accorto o aveva segnalato la loro pericolosità, anche se in passato erano stati condannati per abusi su minori. La morte di Jeffrey, però, ha aperto gli occhi alla polizia che ha avviato complesse indagini che a distanza di anni hanno stabilito che la responsabile di tutto è stata la nonna. Il piccolo infatti quando era stato trovato senza vita in camera pesava appena dieci chili, cioè quando un bimbo di un anno, mentre ne aveva già cinque. Ad affidare i due fratellini alla nonna era stata la Catholic Children’s Aid Society di Toronto, un'associazione cattolica canadese, che sottovalutò la pericolosità di quella casa.

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