A 13 anni è affetto da licantropia: ma nel suo villaggio lo venerano come un Dio

Non deve essere facile la vita di Muhammad Raihan, un bambino indonesiano di 13 anni affetto dalla cosiddetta "sindrome del lupo mannaro": il suo corpo, infatti, è tappezzato di pelo. Dalla testa ai piedi il ragazzino, che vive insieme ai genitori, sembra avere le sembianze di un piccolo lupetto e per questo viene costantemente deriso dai suoi compagni, mentre molti anziani del suo villaggio lo venerano come fosse una divinità indù: sono infatti convinti che tutto quel pelo non sia che un dono divino, un messaggio degli dei.
In realtà ci sono spiegazioni scientifiche a quello che succede al 13enne, affetto dalla sindrome di Werewolf, una patologia che fa sì che mani, piedi, viso e torace siano coperti di peluria. Anche la madre è convinta che però i medici non la raccontino tutta e omettano i benefici diini di questa condizione, mentre il povero Muhammad sembra tutt'altro che entusiasta e si ostina a raccontare che orde di fedeli lo venerano ogni giorno, ma che lui sente di non avere alcun potere. Al contrario, la sua condizione lo espone al dileggio dei suoi coetanei che non sembrano abboccare alla versione "divina".