Sfregiata con l’acido, l’ex fidanzata di Tavares: “Potevo esserci io al posto di Gessica”
"Mi sono innamorata di lui per la bellezza. Oggi penso che mi è andata bene, potevo essere io al posto di Gessica". All'udienza del processo per stalking a carico di Eddy Tavares, accusato di aver perseguitato e aggredito con l'acido l'ex fidanzata Gessica Notaro, è intervenuta anche Nicole, la donna che prima di Gessica era stata la compagna del capoverdiano. "Eddy è un ragazzo nervoso – ha detto la ventenne davanti al giudice monocratico di Rimini – ma non avrei pensato che arrivasse a tanto". Assente Gessica Notaro, ancora convalescente dall'intervento subito all'occhio, lo scorso 9 maggio, dopo che la vista era stata compromessa dall'azione corrosiva dell'acido.
Proprio sulla sostanza usata contro la vittima il pubblico ministero Marino Cerioni, ha depositato oggi i risultati dei test di laboratorio: si tratta di acido solforico, un sostanza in grado di ustionare pelle e vestiti travata in larga misura sugli abiti indossati da Gessica la notte di gennaio in cui è avvenuta l'aggressione. Tale episodio, citato durante l'udienza per l'accusa di stalking, verrà dibattuto in un altro processo.
Nicole ha spiegato come fosse stata contattata da Gessica attraverso Facebook e di come siano in seguito diventate amiche. "Gessica era preoccupata per Eddy, aveva paura che potesse suicidarsi perché la loro storia era finita e quindi mi chiedeva di stargli vicino". "Mi dispiace vederlo così – ha detto poi Nicole fuori dall'aula – so che non è cattivo. Mi dispiace anche se so che se lo merita. Eddy era violento e autolesionista, si faceva del male.
Eddy Tavares aveva cominciato a perseguitare l'ex miss Romagna dopo la fine della loro relazione con telefonate e pedinamenti. L'ex miss Romagna aveva denunciato il 29enne ottenendo che fosse emesso nei suoi confronti un ordine restrittivo, nonostante il quale, secondo l'accusa l'ex bodyguard di Lele Mora è riuscito ad avvicinarla tanto da gettarle in faccia l'acido. Il 29enne che ha tentato il suicidio in carcere, dove è detenuto con l'accusa di stalking e lesioni gravi, si è sempre professato innocente.