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Santanché: “Senatori a vita? L’unico che lo meritava era Silvio Berlusconi”

La fedelissima del Cavaliere attacca la decisione del Colle: “I quattro senatori a vita non sono paragonabili a Silvio Berlusconi”
A cura di Redazione
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La nomina dei quattro senatori a vita da parte di Napolitano ha provocato reazioni contrastanti. Se da una parte c'è chi apprezza la qualità umana, culturale e morale della scelta del Presidente della Repubblica, dall'altra c'è chi si rammarica per alcune "esclusioni eccellenti". A margine poi c'è chi constata come la decisione del Colle avrebbe potuto chiudere alcune questioni di primo piano per la politica nazionale.

Su questa linea c'è anche Daniela Santanché che coglie l'occasione per testimoniare nuovamente la sua vicinanza umana e politica al leader del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi. La fedelissima del Cavaliere attacca: "Complimenti e congratulazioni ai quattro nominati. Ma sono molto rammaricata e profondamente dispiaciuta per l'unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi". Certo, "senza nulla togliere ai quattro senatori appena nominati", ma la "pitonessa" è convinta che il Cavaliere "sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti". Insomma, al di là delle nomine di Rubbia, Abbado, Piano e Cattaneo per l'ex candidata premier con La Destra e attualmente responsabile organizzazione del Popolo della Libertà, il Quirinale ha perso l'occasione di dare una doverosa ricompensa al Cavaliere, peraltro ancora alle prese con le conseguenze della condanna a 4 anni di reclusione per frode fiscale confermata in via definitiva dalla Cassazione.

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