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Uccise l’ex compagno a coltellate: Mioara Bascoveanu condannata a 24 anni di carcere

Mioara Bascoveanu è stata condannata a 24 anni di carcere per l’omicidio dell’ex compagno, l’avvocato Giuseppe Cardoselli, ucciso a coltellate nel suo studio legale di Anzio nell’ottobre del 2019. Il tribunale non ha accolto l’ergastolo richiesto dalla Procura. L’avvocato: “Temeva di perdere le figlie”.
A cura di Alessia Rabbai
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Ventiquattro anni di carcere è la condanna stabilita dal giudice per Mioara Bascoveanu, ritenuta responsabile dell'omicidio dell'ex compagno, Giuseppe Cardoselli, un avvocato cinquantasettenne del Foro di Velletri, ucciso ad Anzio il 29 ottobre del 2019. La sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Frosinone è arrivata ieri, con una pena inferiore rispetto a quella avanzata dalla Procura, che aveva chiesto l'ergastolo. L'avvocato della donna Itana Crialesi nella dichiarazione riportata da La Repubblica ha annunciato l'intenzione presentare appello, a spingere l'allora trentanovenne ad uccidere l'ex compagno sarebbe stata "la paura di perdere le sue due figlie, la sua condizione di abbandono materiale e morale e un forte stato depressivo".

Mioara temeva di perdere le sue due figlie

I fatti risalgono alla serata di un martedì d'autunno di due anni fa. Secondo quanto emerso in sede d'indagine Mioara prima di compiere il delitto è entrata nello studio del legale in via Ardeatina sul litorale della provincia di Roma, come aveva già fatto altre volte, per chiedere all'ex compagno di tornare insieme a lei e di poter ricevere un aiuto economico per crescere le loro due figlie. La coppia aveva alle spalle una storia famigliare travagliata, tra visite al pronto soccorso e interventi di assistenti sociali per i minori che i due genitori si contendevano. L'uomo l'aveva denunciata alcuni giorni prima. La donna al termine di un'accesa discussione avrebbe dunque impugnato un coltello di venti centimetri colpendolo con diciassette fendenti che lo hanno raggiunto e ferito gravemente all'addome, alla schiena e alla gola. Lacerazioni profonde a seguito delle quali, nonostante i soccorsi arrivati in ambulanza, non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvare la vita all'avvocato. A chiamare aiuto e allertare i carabinieri è stata Mioara stessa, che i militari hanno fermato e portato nel carcere di Rebibbia.

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