Scabbia dopo il safari in Kenya: ha il corpo pieno di vesciche, paziente in isolamento
Scabbia norvegese al rientro del safari in Kenya. È quanto successo a un uomo, che si è infettato durante una vacanza in Africa. Al ritorno in Italia, ha avvertito un forte prurito sulla pelle, e si è accorto che sono comparse vesciche in varie parti del corpo. A riportare il caso La Repubblica, l'uomo si è rivolto al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove si trova ricoverato. I medici hanno osservato attentamente le vesciche, sottoponendo il paziente d alcuni accertamenti. Gli infettivologi gli hanno dunque diagnosticato una forma acuta di scabbia norvegese.
Cos'è la scabbia e come si contrae
Come si legge sul sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità la scabbia è "un'infestazione parassitaria dovuta ad un acaro, che si insinua nell’epidermide e depone le uova, provocando prurito intenso ed eruzioni cutanee. […]". Si contrae con il contatto diretto stretto e prolungato, come avviene ad esempio in ambito familiare, attraverso rapporti sessuali, all'interno di istituti di lunga degenza, strutture per l’infanzia, caserme, istituti di detenzione". Si può contrarre inoltre anche tramite l'uso di lenzuola e abiti contaminati. Dopo l’infestazione il paziente sviluppa una reazione allergica dovuta alla presenza di proteine e feci degli acari, che provoca la sintomatologia cutanea". In questo caso specifico si tratta di scabbia crostosa, meglio conosciuta come "norvegese", molto contagiosa e caratterizzata dalla formazione di croste spesse.
Il paziente con la scabbia norvegese è in isolamento e sta bene
Il paziente che ha contratto la scabbia norvegese sta bene, è stato sottoposto alle cure e terapie necessarie e messo in isolamento nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santa Maria Goretti.