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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, gli avvocati preparano il ricorso: la strategia dei Bianchi per evitare l’ergastolo

I fratelli Marco e Gabriele Bianchi hanno deciso di tentare il tutto per tutto al fine di evitare l’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. E cambieranno strategia difensiva.
A cura di Natascia Grbic
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Stanno preparando il ricorso, sperando di ribaltare in appello la sentenza che in primo grado li ha visti condannare all'ergastolo. Marco e Gabriele Bianchi, i ‘gemelli' di Artena, in carcere dal 6 settembre 2020 perché accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, sono decisi a tentare il tutto per tutto per passare dietro le sbarre meno tempo possibile. E lo fanno adottando una nuova strategia: cambiando avvocati e dividendosi.

Dopo la rinuncia all'incarico da parte del loro legale storico, Massimiliano Pica (per divergenze "inconciliabili", ha dichiarato a Fanpage.it), i Bianchi hanno puntato su un nuovo team. Gabriele è difeso da Valerio Spigarelli e Ippolita Naso, due nomi già molto conosciuti tra i frequentatori del Foro. Il primo è stato uno dei difensori di Valerio Del Grosso, l'assassino di Luca Sacchi, condannato in primo grado a ventisette anni di reclusione. La seconda è l'avvocata che difese Massimo Carminati nel processo passato alla storia come Mafia Capitale.

È stato proprio Valerio Del Grosso, in carcere, a consigliare il suo legale a Gabriele Bianchi. Sembra che i due abbiano fatto amicizia nella palestra di Rebibbia, dove si mantengono in forma usufruendo della sala pesi. Del Grosso, per aver sparato in testa a Luca Sacchi, rischiava di essere condannato all'ergastolo. E così ha consigliato all'amico di cambiare avvocato, per provare a ottenere un risultato migliore nel processo d'appello.

Marco Bianchi è invece difeso da Gianluca e Pasquale Ciampa, dell'omonimo studio legale di Roma, noto per aver seguito negli anni alcuni degli imputati implicati nei casi più gravi di cronaca nera della capitale.

Una strategia aggressiva quella dei due fratelli, che puntano – se l'assoluzione è forse fuori dalla loro portata – a una drastica riduzione della pena. Gli altri co – imputati nel procedimento, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, sono stati condannati rispettivamente a ventitré e ventuno anni di carcere.

Per adesso i nuovi avvocati dei Bianchi non parlano: stanno aspettando che vengano depositate le motivazioni della sentenza (il termine ultimo è il 3 ottobre) in modo da studiarle e capire in che modo organizzare la difesa dei fratelli, accusati di aver ucciso a calci e pugni il 21enne Willy Monteiro Duarte. A inchiodarli, vari testimoni che quella sera hanno dichiarato di averli visti picchiare il ragazzo. Entrambi negano di averlo ucciso: Gabriele ha sempre riferito di non averlo nemmeno sfiorato, mentre Marco ha ammesso di avergli dato un calcio ma al fianco. I giudici della prima Corte d'Assise non gli hanno creduto.

Gabriele Bianchi è recluso nel carcere di Rebibbia, Marco al Mammagialla di Viterbo. Quest'ultimo ha chiesto di essere riunito al fratello, richiesta rifiutata dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria. Almeno per adesso devono stare separati, qualsiasi richiesta di essere messi nello stesso carcere a ora è stata rifiutata.

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