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Il piccolo Gabriel Feroleto soffocato dalla mamma

Omicidio Gabriel Feroleto, pena ridotta alla madre che l’ha ucciso: “Lasciata sola da istituzioni”

Sono state depositate le motivazioni della sentenza che ha condannato Donatella Di Bona a 16 anni di carcere per l’omicidio del figlio Gabriel Feroleto. Tutti sapevano del suo disagio mentale, nessuno l’ha aiutata.
A cura di Natascia Grbic
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È stata lasciata sola dalle istituzioni nonostante tutti sapessero dei suoi disagi mentali. La Corte d'Assise d'Appello di Roma traccia un quadro preciso della situazione in cui era stata lasciata Donatella Di Bona nelle motivazioni della sentenza che spiegano il perché la pena per aver ucciso il figlio le sia stata ridotta da trenta a sedici anni. Un quadro che la vede senza riferimenti familiari e sociali, ignorata nonostante tutti sapessero che stava combattendo contro demoni presenti nella sua testa. "Tra le righe della perizia emerge come a Donatella di Bona siano mancati i necessari interventi educativi, pedagogici e culturali, nonché vere figure di riferimento che avrebbero potuto aiutarla nel suo processo di crescita personale", si legge nelle motivazioni depositate dal giudice. La Corte ha riconosciuto alla donna le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, arrivando così a decidere di ridurre la pena. Oltre a Donatella Di Bona è stato condannato per omicidio anche Nicola Feroleto, il padre di Gabriel: lui, che scelto il rito ordinario, in primo grado ha ricevuto l'ergastolo, in secondo grado una pena di 24 anni.

L'omicidio di Gabriel Feroleto

Tutta Italia ormai conosce la triste storia del piccolo Gabriel Feroleto, il bimbo di appena due anni ucciso dai genitori. Era il 17 aprile 2019 quando Donatella Di Bona, appena 28 anni, attraversava la strada con il bambino in braccio, ormai privo di vita, gridando che era stato investito da un pirata della strada. Sul posto sono accorsi immediatamente 118 e carabinieri, che hanno subito capito che nel racconto della donna c'era qualcosa che non andava. Gabriel non aveva ferite compatibili con un incidente stradale, e hanno deciso di interrogare la madre, mettendola sotto torchio diverse ore. Quasi immediatamente è arrivata la confessione: era stata lei a ucciderlo soffocandolo, perché con le sue lacrime aveva interrotto un rapporto sessuale tra lei e l'ex compagno, Nicola Feroleto. Quest'ultimo non ha fatto nulla per fermarla, e l'ha guardata uccidere il figlio senza muovere un dito.

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