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Omicidio Cerciello Rega, Hjorth: “Ho visto Elder lavare il coltello e l’ho aiutato a nasconderlo”

Durante l’udienza Gabriel Natale Hjorth, accusato dell’omicidio del brigadiere Cerciello Rega insieme a Finnegan Lee Elder, ha raccontato la sua versione su ciò che è avvenuto dopo la colluttazione con Cerciello e il suo collega Varriale: “Siamo tornati nella stanza d’albergo (l’hotel Le Meridien .ndr) e ho sentito una sirena dell’ambulanza ma non volevo pensare che fosse per quello che era successo. Appena rientrati Elder è andato in bagno e ha tirato fuori il coltello e lo ha lavato, mi ha detto che doveva pulirlo”.
A cura di Enrico Tata
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Cristian Gabriel Natale Hjort, studente americano di 21 anni, è accusato in concorso con Finnegan Lee Elder dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma il 26 luglio 2019. Rispondendo nell'aula della corte d'assise alle domande della pm Sabina Calabretta, Hjorth ha rivelato alcuni particolari della vicenda culminata con l'uccisione del militare in via Gioacchino Belli, quartiere Prati. In particolare il ragazzo ha raccontato la sua versione su ciò che è avvenuto dopo l'omicidio: in seguito alla colluttazione, ha raccontato lo studente americano, "siamo tornati nella stanza d'albergo (l'hotel Le Meridien .ndr) e ho sentito una sirena dell'ambulanza ma non volevo pensare che fosse per quello che era successo. Appena rientrati Elder è andato in bagno e ha tirato fuori il coltello e lo ha lavato, mi ha detto che doveva pulirlo". L'imputato ha detto di non aver notato sangue: "Non ci ho capito più niente, volevo capire perché non era andata così e non come la colluttazione tra me e Varriale. Elder è stato molto vago. E dopo essere uscito dal bagno aveva il coltello infilato in un asciugamano e mi ha detto che bisognava trovare un posto dove nasconderlo. Ho fatto caso che uno dei pannelli sul soffitto si spostava: a quel punto ho preso una sedia, ho aperto il pannello e Elder ha lanciato dentro il coltello. Io non ho mai toccato il coltello. Non capivo come fosse successo tutto. Ho chiesto a Elder tanti perché, non mi ha detto che era grave, ma che lo aveva usato per difendersi in modo superficiale. Sapevo solo che qualcosa era andato storto ma in una maniera che non potevo immaginare", le parole di Natale Hjorth.

Hjorth: "Ho organizzato io lo scambio"

Il ragazzo ha anche ammesso di aver organizzato lui lo scambio a cui si sono presentati Cerciello Rega e il collega Varriale: lo zaino rubato a Brugiatelli per 100 euro e un grammo di cocaina. Di chiedere questi soldi "mi è venuto in mente quando al telefono ho sentito Brugiatelli molto collaborativo perché rivoleva lo zaino". Prima di incontrare Brugiatelli avrebbe chiesto a Elder se voleva andare anche lui. Quest'ultimo era già vestito e ha accettato. "Non sapevo avesse con sé il coltello", ha detto Hjorth.

"Varriale disse: ‘carabinieri!'"

All'appuntamento si sono presentati Cerciello e Varriale. Si sarebbero avvicinati senza dire una parola, poi la colluttazione con i due ragazzi. "Varriale, prima di finire per terra ha detto: ‘carabinieri'. Io l'ho sentita questa parola e so cosa fanno i militari. Però non mi sembrava possibile che fossero carabinieri, erano vestiti normalmente. Loro non hanno tirato fuori un distintivo, se uno ti salta addosso dicendo ‘carabinieri' non te lo aspetti… ", ha raccontato ancora Hjorth.

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