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Covid 19

Nel Lazio morto il primo detenuto affetto da covid: era ricoverato da due settimane

La notizia è stata riportata dal Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia. L’uomo, che aveva 66 anni, era ricoverato all’ospedale di Rieti da due settimane. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate fino a portarlo alla morte. Si tratta del primo detenuto morto di covid nel Lazio.
A cura di Natascia Grbic
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È morto all'ospedale di Rieti un detenuto di 66 anni affetto da covid, il primo nel Lazio dall'inizio della pandemia. A darne notizia è stato il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia. L'uomo era ricoverato da due settimane: negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate, fino ad arrivare al decesso. Non ce l'ha fatta purtroppo a sconfiggere la polmonite causata dal virus Sars-Cov-2, che gli è stata fatale. Il 66enne è il primo detenuto morto nel 2021 e il 13esimo in Italia della seconda ondata.

"Il vaccino? Anche per i detenuti"

"In carcere, come nelle RSA, continuano ad accendersi e spegnersi focolai Covid – ha dichiarato in un post su Facebook Stefano Anastasia – Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nelle carceri, come nelle RSA, bisognerebbe provvedere alle vaccinazioni in via prioritaria. Firmate e fate firmare la petizione al Ministro della Salute e al Commissario Arcuri promossa dalla Società della Ragione". La petizione ha raggiunto attualmente quasi mille firme. Obiettivo è far sì che la popolazione carceraria e le persone che vi lavorano a stretto contatto, siano inserite tra le categorie prioritarie della campagna vaccinale contro il Covid-19.

Focolaio a Rebibbia, positivi in 18

L'ultimo focolaio che ha molto preoccupato, è quello che si è verificato nella sezione di alta sicurezza del carcere di Rebibbia. Diciotto detenuti sono risultati positivi al coronavirus dopo che un gruppo di persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale sono state trasferite dal carcere di Sulmona, dove era in atto un cluster molto esteso. Tutti i detenuti presenti sono stati sottoposti a screening, e il focolaio sarebbe ora sotto controllo. Tra il personale penitenziario non risulterebbe nessun contagiato.

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