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“Mi ha tirato per i capelli e preso a pugni dopo la festa di Capodanno”: arrestato 43enne a Latina

Pugni e minacce di morte: è quanto avvenuto ad una donna a Latina. Dopo essersi rivolta al pronto soccorso per le ferite in volto, ha denunciato il compagno.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha aspettato che la festa per il Capodanno fosse finita per aggredirla: è successo poco dopo la mezzanotte del primo gennaio scorso a Latina, dove un uomo di 43 anni ha picchiato la compagna con cui conviveva. Dopo essersi rivolta al pronto soccorso dell'ospedale "Città di Aprilia" per le lesioni riportate, la donna ha sporto denuncia nei confronti dell'uomo, in seguito arrestato.

L'aggressione dopo i festeggiamenti: cosa è successo

L'ha aggredita senza alcun motivo, non appena rimasti soli dopo i festeggiamenti per accogliere l'anno nuovo, nella notte fra la giornata di San Silvestro e quella di Capodanno. L'ha afferrata per  i capelli e ha iniziato a colpirla con pugni in pieno volto, minacciandola di morte. La donna è riuscita a scappare, per evitare il peggio: si è allontanata dal compagno ed ha raggiunto l'abitazione del figlio.

L'arrivo al pronto soccorso e la denuncia

La mattina seguente, a causa delle lesioni riportate e del forte dolore al volto, la donna ha raggiunto il pronto soccorso dove è stata sottoposte alle cure mediche: le ferite sono state giudicabili guaribili in 30 giorni. Sono stati proprio gli operatori dell'ospedale ad allertare i carabinieri. È a loro che la donna ha raccontato quanto era accaduto la notte precedente, spiegando che già in precedenza il compagno l'aveva aggredita e minacciata di morte: avendo paura delle ripercussioni, aveva denunciato soltanto una parte degli episodi avvenuti.

L'intervento dei carabinieri e l'arresto

Non appena scattata la denuncia, i carabinieri sono intervenuti e hanno provveduto ad arrestare il quarantatreenne, residente a Cisterna di Latina. Dopo averlo bloccato, come previsto dalle nuovi disposizioni relative al contrasto alla violenza di genere, lo hanno immediatamente trasferito in carcere, presso la Casa Circondariale di Latina.

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