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Massacrato di botte davanti allo stadio di Aprilia: gli hanno rubato soldi e catenina

I carabinieri indagano sul ferimento di un 36enne pestato a sangue davanti allo stadio di Aprilia. Un gruppo di persone lo ha picchiato rubandogli soldi e catenina.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Hanno aggredito un uomo di trentasei anni, pestandolo di botte davanti allo stadio Quinto Ricci di Aprilia, in provincia di Latina. È successo nella serata di ieri, giovedì 14 settembre, nel territorio pontino. Sulla vicenda indagano le forze dell'ordine, che stanno cercando di risalire ai responsabili dell'aggressione, un gruppo formato da più persone. I malviventi gli hanno rubato i soldi in contanti, quei pochi che aveva con sé e una collanina che portava al collo.

I carabinieri hanno verificato se in zona siano presenti delle telecamere di sorveglianza, i cui filmati potrebbero aiutarli a far luce sull'accaduto e ad intificare gli autori della violenza e stanno cercando di capire se qualcuno abbia assistito alla scena, perché potrebbe fornire ai militari dettagli importanti.Secondo le informazioni apprese almomento in cui sono accaduti i fatti il trentaseienne era in strada e stava camminando nei pressi dello stadio di Aprilia quando improvvisamente gli si sono avvicinate diverse persone, che lo hanno accerchiato, con l'intenzione di rapinarlo. Lo hanno picchiato portandogli via soldi e catenina, per poi scappare e lasciarlo solo.

Il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha definito l'episodio "di violenza inaudita". Il primo cittadino commenta l'accadutoi con un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune: "Un episodio che ci conferma ancora una volta quanto sia essenziale sensibilizzare, istituire campagne di prevenzione e agire in termini di protezione su e contro la violenza, in ogni accezione che al termine compete – scrive – Abbiamo chiare quali sono le azioni da intraprendere per arginare il fenomeno e aumentare la sicurezza, perché il cittadino ha il diritto di sentirsi protetto dentro casa, così come nelle strade della città che gli appartengono. Per questo diventa fondamentale l’istituzione del Commissariato di Polizia, a supportare l’ottimo lavoro già svolto dalle forze dell’ordine presenti sul territorio. Resta che sento di voler sollecitare tutti i cittadini nel fare la loro parte, perché la prima forma di tutela e prevenzione nasce proprio dal singolo: chi sa non dovrebbe avere paura di testimoniare, perché il silenzio e l’indifferenza finiscono per alimentare un circolo vizioso piuttosto che stroncare la spirale di violenza”.

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