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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Madonna di Trevignano, cosa non torna nei bilanci e perché si sospetta un giro d’affari

Soggiorni in hotel e impianto di allarme del terreno sono alcune delle voci più “curiose” che compaiono nei bilanci dell’associazione Madonna di Trevignano. Ma non c’è traccia di opere di bene.
A cura di Alessia Rabbai
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Ci sono aspetti che non tornano nei bilanci dell'associazione Madonna di Trevignano Ets-Onlus che fa capo a Gianni Cardia, marito di Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella, la veggente di Trevignano Romano. Ricavi che in tre anni sarebbero quasi quadruplicati. A spiegarlo in un servizio del giornalista Paolo Capresi andato in onda alla trasmissione Mattino Cinque condotta da Federica Panicucci nella puntata di venerdì 12 gennaio è il commercialista e revisore dei conti Gianluca Timponi.

Soggiorni in hotel e impianti di allarme ma nessuna beneficenza

Gli introiti dichiarati dall'associazione aumentano di anno in anno: 25.967 euro nel 2020, 29.205 euro nel 2021, 94.207 euro nel 2022. Nel 2020 circa 8mila euro sarebbero stati destinati all'acquisto di articoli religiosi, senza indicare però i ricavi delle vendite.

"Sono andato a consultare la relazione d'emissione del 2018, dove si diceva che era stato acquistato un terreno – ossia il campo dove il 3 di ogni mese si recita il rosario, spiega il commercialista e revisore dei conti – Il primo elemento che non quadra è che in teoria il terreno sarebbe dovuto comparire qui, in pratica è nel bilancio solo nel 2022. Non c'è traccia di donazioni finanziarie che si riferiscono a postepay" dove i fedeli verrebbero indirizzati su loro richiesta a fare donazioni a titolo volontario.

"Ci sono uno o due conti correnti – continua – che non fanno riferimento a carte ricaricabili. Tra gli allegati del bilancio dovevano infatti esserci l'estratto conto e la rendicontazione delle postepay. Tra le spese più ‘curiose' ci sono quelle dei ‘soggiorni in hotel' e per un ‘impianto allarme per il terreno. Non c'è nulla in bilancio che faccia riferimento ad opere di bene o donazioni".

"Un giro di soldi sul quale serve indagare"

Ad invitare a vigilare su quanto accade a Trevignano Romano intorno a Gisella Cardia è anche il presidente dell'associazione delle vittime delle sette Francesco Brunori, che sempre a Mattino Cinque ha spiegato di aver ricevuto tantissime telefonate negli ultimi mesi da persone preoccupate per i propri famigliari seguaci della veggente.

"Credo che quella delle presunte apparizioni a Trevignano Romano sia tutta una montatura, fanno leva sulle fragilità, paure ed ansie. Tanti famigliari di persone che partecipano agli incontri di preghiera e che seguono Gisella sono molto preoccupati, soprattutto per la loro situazione finanziaria. Ci hanno segnalato un giro di soldi sul quale serve indagare".

I coniugi Cardia: "Azioni legali per diffamazione ed atti persecutori"

Gisella e Gianni Cardia hanno risposto con un comunicato stampa alle notizie divulgate sul loro conto definendole "non corrispondenti al vero" e annunciato di aver intrapreso azioni legali. "Dal 3 febbraio 2023 – riporta la nota – è iniziato un atto persecutorio, senza precedenti, che ormai dura da più di un anno. Presunti testimoni sono arrivati a sostenere addirittura che il gruppo di preghiera abbia le caratteristiche di una setta, con riferimento anche alla strage di Altavilla Milicia; che Scarpulla praticava esorcismi e che spacciava medicinali contro i vaccini; che le carte prepagate per la spesa solidale, anziché essere state destinate alla beneficenza, sarebbero state distribuite ai membri dell’associazione; che l’assicurazione dell’auto dei Cardia viene pagata con i soldi dell’associazione. Tali affermazioni, che ci rappresentano come dei manipolatori e truffatori, sono un attacco del tutto gratuito nei confronti dei coniugi Cardia, ma anche nei confronti dell’associazione Madonna di Trevignano Romano Ets".

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