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L’idea della volontaria della Croce Rossa: le mascherine trasparenti per aiutare i non udenti

L’idea, ha spiegato la volontaria Simona de Amicis, è nata dopo un corso sulla lingua dei segni per bambini e da qui è nata la volontà di creare una mascherina utile per tutti. Le prime cento sono state già messe a disposizione dei servizi sociali della zona e sono realizzate in pvc alimentare non corrosivo, trasparente e con funzione di filtro.
A cura di Enrico Tata
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Una mascherina… per tutti. Anche per chi non è udente e quindi, con le mascherine normali, non potrebbe leggere il labiale. Una volontaria della Croce Rossa di Paliano, Frosinone, ha pensato di creare una mascherina dotata di una parte trasparente per permettere non solo la lettura delle labbra, ma anche la comunicazione attraverso la lingua dei segni. L'idea, ha spiegato la volontaria Simona de Amicis, è nata dopo un corso sulla lingua dei segni per bambini e da qui è nata la volontà di creare una mascherina utile per tutti. Le prime cento sono state già messe a disposizione dei servizi sociali della zona e sono realizzate in pvc alimentare non corrosivo, trasparente e con funzione di filtro. Può essere lavata fino a 60 gradi. Il colore rosso, ovviamente, è stato scelto in onore della Croce Rossa Italiana e le mascherine sono state cucite da tutti i volontari e volontarie. Spiega de Amicis: "Dopo l’emergenza sanitaria di marzo scorso io ed altri volontari ci siamo trovati a riflettere su quale fosse il bisogno primario delle persone più vulnerabili, tra cui molti anziani e persone autistiche, non solo sordomuti. Da qui è nata l’idea di progettare una mascherina per loro".

Distribuite le prime 100 mascherine della Croce Rossa

L'obiettivo del comitato di Paliano è fornire questa mascherina a tutti coloro che lavorano con la lingua dei segni (LIS), sia in ambito medico che sociale. "Si tratta, infatti, di un’attività che abbiamo molto a cuore. Speriamo dunque che questo prototipo venga presto certificato così da consentirci una distribuzione gratuita su larga scala", ha dichiarato l'ideatrice del progetto. Bisogna sottolineare, ha aggiunto de Amicis, "che vanno utilizzate esclusivamente nel momento in cui stiamo comunicando con sordi, adulti o bambini con problematiche. Normalmente, invece, è sempre opportuno mantenere la distanza e indossare la chirurgica come mascherina unica certificata". L'amministrazione ha accolto con piacere l'iniziativa della Croce Rossa locale: "Poter usare queste particolari mascherine significa raccogliere un’esigenza importante di coloro che, per rispettare l’obbligo dell’uso della mascherina naso bocca, si sono visti compromettere in modo significativo la capacità relazionale. Ringrazio quindi i volontari della Croce Rossa per la grande e incessante attenzione e disponibilità verso chi ha bisogno", ha commentato il sindaco del paese, Domenico Alfieri.

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