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Le 48 banconote da 500 euro nella cuccia del cane di Montino e Cirinnà: arriva la Procura

Sui 24.000 ritrovati durante dei lavori nell’azienda agricola del sindaco di Fiumicino Esterino Montino e della senatrice del PD Monica Cirinnà a Capalbio, indaga ora la procura di Grosseto per stabilire la provenienza del denaro. Si tratta di 48 banconote da 500 euro che si trovavano nel tetto di una vecchia cuccia per cani.
A cura di Redazione Roma
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Chi ha nascosto 48 banconote da 500 euro, per un totale di 24.000 euro, nella cuccia del cane del sindaco di Fiumicino Esterino Montino e della senatrice dem Monica Cirinnà? Ora a indagare sulla provenienza del denaro è arrivata la procura di Grosseto che ha aperto un'inchiesta. Il denaro, raccolto in dei rotoli chiusi da elastici e non protetto da nessun involucro, è rovinato ma le matrici sono ancora leggibili. Al momento non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati, ma una delle ipotesi è che il denaro provenga dall'estero: i funzionari di Banca D'Italia e i carabinieri sono a lavoro per tentare di stabilirne la provenienza

La coppia nella vita e in politica ha disconosciuto con forza la proprietà del denaro, denunciandone il ritrovamento. Le banconote sono uscite fuori durante dei lavori di manutenzione nella casa della coppia all'interno dell'azienda agricola di loro proprietà CapalBio. Quando gli operai si sono messi a lavoro per dismettere la vecchia cuccia al margine del giardino, dagli assi del tetto è uscito fuori il "tesoro". In quel momento in casa era presente solo uno dei figli di Montino che ha immediatamente informato il padre e i carabinieri che sono giunti mettendo sotto sequestro i soldi.

Come sembra ovvio il denaro sarebbe di provenienza illecita. Montino e Cirinnà, finiti nell'occhio del ciclone con una gran quantità di insinuazioni e accuse, hanno scelto di affidarsi a un avvocato per rispondere alle "ingiurie, insulti, offese e veleno" che li ha visti come bersaglio. Nessun "giallo" dunque ma solo una vicenda da chiarire che li vedrebbe completamente estanei. "In merito all'importante cifra di denaro rinvenuta casualmente nella nostra azienda e che abbiamo prontamente consegnato ai carabinieri siamo felici che quel denaro, molto probabilmente frutto di qualche reato compiuto da malviventi, sarà nella disponibilità del Fondo unico per la giustizia e che verrà utilizzato per fini di pubblica utilità. – ha fatto sapere a caldo la senatrice del Partito Democratico – È questo il comportamento corretto che ogni cittadino onesto deve tenere e siamo orgogliosi di quanto fatto. Siamo in contatto con la Procura di Grosseto e con il comando provinciale dei carabinieri per avere notizie sull'evoluzione delle indagini al fine anche di assicurare serenità e sicurezza alla nostra azienda. Abbiamo inoltre dato mandato al nostro avvocato di perseguire chiunque tenti di adombrare la correttezza e limpidezza del nostro operato"-

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