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Lazio seconda regione italiana per pedoni investiti e uccisi: 41 morti soltanto nel 2022

Nel 2022 si sono verificati nel Lazio 41 incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni. Questo emerge dal report dell’Osservatorio dell’Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio
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Nel 2022 sono morte in Italia 307 persone, 108 donne e 199 uomini, dopo essere state investite mentre camminavano per strada. Praticamente, poco meno di una vittima al giorno. Di questi, 41 incidenti mortali, oltre il 13 per cento, sono avvenuti nel Lazio, seconda regione per numero di morti dopo la Lombardia. Questo emerge dal report dell'Osservatorio dell'Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale. Nel 2021 i pedoni uccisi erano stati 271 e nel 2020 erano stati 240. Occorre ricordare che il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati dalla pandemia da Covid-19 che ha causato spostamenti più limitati.

Dei 307 morti, 257 erano cittadini italiani e 50 erano stranieri. Ben 14 vittime avevano meno di 18 anni e quasi tutti sono morti mentre attraversavano la strada sulle strisce insieme ai loro genitori. Il 37 per cento, 116 decessi, è rappresentato da anziani e ben 59 avevano oltre 80 anni. Infine, 11 persone sono state investite e uccise mentre andavano a gettare la spazzatura nelle ore serali o notturne. In 42 occasioni il conducente è scappato senza prestare i primi soccorsi, ma nell'80 per cento dei casi questi soggetti sono stati identificati grazie alle telecamere di sicurezza.

Al primo posto di questa classifica, tragica, c'è la Lombardia, con 52 pedoni morti in incidente e al secondo posto il Lazio con 41 pedoni (nel 2021 erano stati 37). Seguono Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Piemonte.

"Si conferma un altissimo rischio per i pedoni più anziani, caratterizzati da minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo limitata, rispetto ad una persona più giovane", spiegano gli esperti dell'Osservatorio. Il mese con il numero più elevato di incidenti mortali è dicembre, con 40 vittime, seguito da gennaio con 31. Questo perché le giornate sono più corte e quindi sono di più le ore di buio con poca visibilità.

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