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Investita a un anno da una mamma all’asilo, comincia il processo: Lavinia è in stato vegetativo

Si è aperto il processo per l’incidente di Lavinia, la bambina di un anno e mezzo investita da una mamma nel parcheggio dell’asilo nell’agosto del 2018: da quel momento la piccola si trova in stato neurovegetativo.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook.
Foto da Facebook.

Si è aperto oggi il processo per Lavinia, la bambina di un anno e mezzo investita da un'automobile nel parcheggio dell'asilo che frequentava, La Fattoria di Mamma Cocca, in via del Marco Finlandese a Velletri, nel territorio dei Castelli Romani. Il giorno dell'incidente, il 7 agosto del 2018, alla guida c'era una mamma che stava accompagnando la figlia a scuola, oggi a processo per lesioni gravissime. La maestra, invece, è stata accusata di abbandono di minore: nel cortile dell'edificio, infatti, la piccola Lavinia si trovava da sola, poco distante c'era solo un'altra ragazzina di 10 anni.

Da quando è stata travolta dall'automobile, ormai quasi tre anni fa, Lavinia si trova in stato neurovegetativo. Nell'aula del Tribunale di Velletri, in mattinata, sono stati ascoltati i suoi genitori che hanno raccontato ciò che ricordano di quella tragica mattina.

La testimonianza dei genitori di Lavinia

La mamma di Lavinia, Lara, che al momento dell'incidente si trovava già al lavoro, ha raccontato: "Il 7 agosto del 2018 ero nel mio ufficio quando ho ricevuto una chiamata dal numero di telefono della mamma che era al volante. Ho sentito la voce della maestra urlare, diceva che Lavinia era stata investita nel parcheggio – ha spiegato – Lavinia respirava ancora ed era stata portata in macchina all'ospedale di Velletri. Quando le ho chiesto come fosse potuto succedere e lei mi ha risposto che era stata distratta dalle urla di un bambino mentre stava mettendo i bimbi in fila per rientrare all'asilo."

La versione dei genitori diversa dalla mamma al volante

Nel corso del suo intervento, però, la mamma di Lavinia ha anche specificato come il suo racconto sia diverso da quello raccontato dalla mamma che si trovava al volante. Quando è stato il suo turno, anche Massimo, il papà della piccola, ha trattato la stessa questione: "Dopo l'incidente, in un parco di Velletri, abbiamo incontrato per caso la mamma che aveva investito Lavinia: dopo l'imbarazzo iniziale, quando Lara e nostro figlio si sono allontanati, ci siamo messi a parlare."

È a questo punto che la donna avrebbe rivelato cosa era accaduto: "Mi ha detto che si era accorta di aver investito Lavinia solo una volta scesa dalla macchina e che Lavinia era da sola nel parcheggio – spiega Massimo – Non c'era nessuno con lei, nei paraggi c'era soltanto una bambina di 10 anni. Ha urlato per farsi sentire dalla maestra che era dentro con gli altri bambini e che non si era accorta di quanto era accaduto."

La bambina investita all'asilo

In quel fatidico giorno, il 17 agosto 2018, la piccola Lavinia è stata investita nel parcheggio della sua scuola da una Bmw. Dopo essere stata trasportata in macchina, è stata immediatamente portata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove è arrivata in fin di vita:da quel giorno si trova in uno stato neurovegetativo.

Come ha spiegato il papà con un post pubblicato su Facebook nel 2019, la piccola dal giorno dell'incidente è incosciente, cieca, sostanzialmente sorda e immobile, attaccata a un respiratore tramite stomia tracheale e alimentata via peg. "La sua fine pena è ‘mai’, il nostro Amore in compenso è per sempre", scriveva, invece, lo scorso ottobre la mamma Lara, affidandosi anche lei al social network.

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