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La denuncia del sindacato infermieri: chiusi reparti al San Camillo per mancanza di personale

La denuncia del sindacato degli infermieri ‘Nursind’. Secondo i rappresentanti dei lavoratori il San Camillo è stato costretto a chiudere il servizio di Cardiologia Week.
A cura di Enrico Tata
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All'ospedale San Camillo di Roma, una delle strutture sanitarie più grandi della Capitale, un servizio ospedaliero è stato chiuso per compensare la carenza di organico. Questa la denuncia del sindacato degli infermieri ‘Nursind'. Secondo i rappresentanti dei lavoratori il San Camillo è stato costretto a chiudere il servizio di Cardiologia Week scegliendo, scrive duramente il sindacato, "di privare ai cittadini di un servizio essenziale quale quello offerto dalla Week Cardio che tratta pazienti prevalentemente in attesa di coronarografie, pacemaker, ablazioni, TAVI etc. contribuendo così sempre di più al ridimensionamento di uno degli ospedali storici di Roma e al proprio fallimento organizzativo".

Questo reparto, riporta ancora la segreteria provinciale di Nursind, che è un reparto di interventi salva vita è stato chiuso "perché mancano gli infermieri, oramai spremuti come limoni". Per questo motivo il sindacato chiede "un piano di assunzioni straordinario visto quello insufficiente presentato recentemente alle organizzazioni sindacali. Questa situazione ci preoccupa perché quando si potevano assumere infermieri questo non è stato fatto a discapito dei lavoratori e della cittadinanza e la scrivente O.S. ricorda come la situazione che si presenta oggi sia stata già̀ denunciata nei ultimi due anni pandemici". Per questo motivo, si legge ancora nella nota diffusa da Nursind, "vogliamo denunciare il modo di utilizzare la chiusura di una unità operativa come strumento ordinario di programmazione del lavoro per rimediare all’insufficienza del personale. Questo è tuto il contrario di una pianificazione, anzi, a dire tutta la verità questa situazione compromette gravemente il diritto degli utenti ad un’assistenza personalizzata ed adeguata idonea a garantirgli la sicurezza e la sopravvivenza".

Secondo quanto riporta il Messaggero lunedì, per far fronte all'emergenza Covid, potrebbe chiudere anche la chirurgia generale, in caso non dovessero essere reperiti gli infermieri e gli operatori sanitari necessari per tenere aperto il reparto.

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