Festa della Roma, dal pullman arrivano cori contro la Lazio e il caso passa alla Procura Federale
All'indomani della partita disputata fra Feyenoord e Roma nello stadio di Tirana, che ha visto la squadra dell'Urbe vincere dopo più di trenta anni un torneo europeo, in particolare la Conference League alla sua prima edizione, la capitale è ancora in festa. Dopo i caroselli visti la sera stessa della vittoria, la festa è continuata ieri, nella giornata di giovedì 26 maggio, con il rientro dei giocatori giallorossi dalla capitale albanese. Nella confusione generale, però, oltre ai festeggiamenti, sembra che alcuni calciatori abbiano tenuto un comportamento non consono alla situazione tanto da finire in un'indagine della Procura Federale.
Cosa è successo sul pullman
Secondo quanto riporta in un articolo di oggi il Corriere della Sera, come accaduto ai giocatori del Milan dopo aver strappato lo scudetto all'Inter, adesso la Procura Federale ha aperto delle indagini che riguarderanno sia i singoli che la società intera per responsabilità oggettiva. Nel corso della manifestazione che ha visto sfilare i giocatori per le strade di Roma a bordo dei pullman scoperti, alcuni calciatori avrebbero violato l'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, cioè dei principi di lealtà, probità e correttezza sportiva.
I giocatori coinvolti
Non si conoscono ancor ai nomi di tutti i calciatori coinvolti. Marash Kumbulla, però, è stato sicuramente avvistato e immortalato con uno striscione che riportava la scritta "Lazio, Tirana una brutta aria" che gli è stato passato da un tifoso. Altri, invece, avrebbero partecipato ad alcuni cori contro la squadra biancoceleste: fra loro ci sarebbe anche Nicolò Zaniolo, autore del goal che ha portato la Roma a vincere la finale di Tirana.