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Chiusa scuola a Tivoli per problemi statici e sismici: 700 studenti costretti alla Dad

L’istituto professionale Orazio Oliveri di Tivoli è stato chiuso a causa dell’esito non positivo dell’indagine di vulnerabilità sismica e statica.Per questo gli studenti sono stati costretti a iniziare le lezioni del nuovo anno scolastico in Dad. Il sindaco Proietti e la Città Metropolitana sono in cerca di soluzioni alternative.
A cura di Enrico Tata
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L'istituto professionale Orazio Oliveri di Tivoli è stato chiuso a causa dell'esito non positivo dell'indagine di vulnerabilità sismica e statica. Per la scuola era stato già previsto un intervento di 8 milioni di euro che, fa sapere la Città Metropolitana, verrà presto appaltato. "Assieme al sindaco Proietti, al consigliere delegato di Città metropolitana Carlo Caldironi, all'assessora ai Lavori pubblici e vicesindaca Laura Di Giuseppe, all'assessore all'Urbanistica Gianni Innocenti (e i dirigenti dei relativi settori) e alla dirigente scolastica Anna Vicidomini, stiamo valutando ogni possibilità per risolvere il problema", si legge in una nota. Gli studenti sono stati costretti a iniziare le lezioni del nuovo anno scolastico in Dad (oggi è stato il primo giorno di scuola per i ragazzi di tutto il Lazio).

Il sindaco Giuseppe Proietti ha spiegato di essersi subito messo a disposizione della vicesindaca della Città Metropolitana di Roma, Teresa Zotta, e della preside dell'istituto di viale Mazzini, Anna Vicidomini, per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. La situazione è stata esaminata nel corso di una riunione nel corso del pomeriggio e in seguito sono stati effettuati alcuni sopralluoghi a Villa Adriana e a Tivoli Terme. Alcune aree delle due zone di Tivoli sono state infatti prese in considerazione per la realizzazione di moduli prefabbricati che potrebbero ospitare le classi dell'Olivieri. "Tra le ipotesi c’è, infatti, anche quella di ricorrere a costruzioni di edilizia scolastica leggera. La vicesindaca di Città metropolitana di Roma, Zotta, ha spiegato che per l’istituto di viale Giuseppe Mazzini è già previsto un intervento di oltre 8 milioni di euro per il miglioramento sismico ed edilizio. Tutti insieme stiamo valutando ogni possibilità per risolvere il problema, intanto, però, i circa 700 studenti seguiranno le lezioni in a distanza", le parole del sindaco Proietti.

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