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Arrestato per violenza nei confronti della compagna, che picchiava anche con una bottiglia di vetro

I carabinieri della tenenza di Ardea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 45enne di nazionalità romena. L’uomo è accusato dei reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.
A cura di Enrico Tata
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Continue violenze e maltrattamenti nei confronti della compagna. Per questo i carabinieri della tenenza di Ardea hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 45enne di nazionalità romena. L'uomo, accusato dei reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

Stando a quanto si apprende, nei giorni scorsi era stato proprio il 45enne a presentarsi in caserma per denunciare la scomparsa della compagna, una 54enne di nazionalità italiana, scomparsa da casa da circa una settimana. Inizialmente non preoccupato, poiché la donna spesso si allontanava per qualche giorno, l'uomo si è convinto a denunciare il fatto alle forze dell'ordine. Ma c'era qualcosa del suo racconto che non ha convinto i militari, che quindi hanno deciso di approfondire. Tra l'altro, il 45enne è stato notato più volte mentre inviava messaggi di scuse ad una donna.

Dagli accertamenti è emersa la verità: la destinataria di quei messaggi era la sorella della compagna, che la stava ospitando in seguito all'ennesima violenza subita. Grazie al racconto della vittima i carabinieri hanno potuto ricostruire una serie di aggressioni fisiche e psicologiche, violenze sessuali e vere e proprie condotte persecutorie mai denunciate. Una volta l'uomo l'ha addirittura colpita al volto con una bottiglia di vetro, così forte che le ha provocato seri danni alla vista dell'occhio destro.

Per questo, come detto, l'uomo è stato arrestato e accompagnato presso il suo domicilio. Le accuse sono di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. I carabinieri precisano che, "considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva".

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