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Uccide la madre malata, la famiglia e il quartiere non la lasciano sola: “Abbandonata e disperata”

Gara di solidarietà e messaggi di affetto per Cristina, la donna che ha confessato di aver ucciso la madre Paola affetta da demenza senile. Tante persone del quartiere e gli stessi familiari si sono schierati dalla sua parte: “Nessuno deve giudicare, abbandonata da istituzioni”.
A cura di Simona Berterame
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"Una donna ha compiuto un gesto disperato a causa delle estreme difficoltà che stava affrontando, ha dovuto affrontare da sola il peso di assistere la madre malata, sacrificando il suo lavoro e la sua stabilità economica e occupandosi costantemente di lei.". La donna in questione si chiama Cristina ed è accusata di aver ucciso la mamma Paola Scatena, 66 anni, affetta da demenza senile. Oggi la figlia si trova in carcere e ha ammesso subito le sue responsabilità. "Non voleva prendere le sue medicine" avrebbe detto Cristina agli inquirenti dopo essere stata fermata. "Il giudice ha applicato la custodia in carcere ritenendo ci fossero esigenze cautelari – spiega il suo avvocato Alessandro Marcucciovvero il pericolo possano essere condotte altre condotte della stessa indole". In questa storia assurda e piena di dolore, va sottolineato che nessuno della sua famiglia si è rivolto ad un avvocato. Neanche il fratello, che ha perso la mamma per mano della sorella. "Tutta la famiglia ha deciso di starle vicino – continua l'avvocato Marcucci – presto il fratello e il padre potranno andarla a trovare in carcere, stiamo parlando di una tragedia immensa ma che non ha diviso queste persone".

La solidarietà di Passoscuro

Ma non solo la famiglia di Cristina ha deciso di starle vicino. L'amica Laura ha pubblicato un lungo post sui social alcuni giorni fa, raccontando la storia di Cristina e invitando le persone a fare una piccola donazione per le spese legali che dovrà affrontare. "Nessuno dovrebbe rimanere indifferente a quanto è accaduto, quello che si è trovata a vivere Cristina potrebbe succedere ad ognuno di noi, certe malattie dovrebbero essere gestite da strutture pubbliche competenti, non da una figlia coinvolta affettivamente e distrutta nel vedere una madre così" scrive Laura.

Il post, pubblicato su un gruppo Facebook frequentato dagli abitanti di Passoscuro, è stato travolto da interazioni e commenti. "Nessuno si deve permettere di giudicare era legatissima alla madre. Quando si sta vicino a persone con malattie. Non è facile. Forza Cristina siamo tutti con te sei un ottima mamma e una brava persona. Ti voglio bene …fatti forza nessuno ti abbandonerà" scrive l'amica Milena sotto al post. E quasi tutti i commenti sono di questo tenore. Messaggi di vicinanza e solidarietà nei confronti di questa donna, una persona qualunque e incensurata , che si è macchiata di un crimine terribile.

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