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Rivolta in Siria: l’esercito di Bashar Al Assad continua a sparare sulla folla [VIDEO]

Nonostante l’intervento dell’Unione Europea e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, procedono senza sosta le violenze in Siria, dove le forze militare, comandate dal Presidente Bashar Al Assad, continuano a sparare sui manifestanti.
A cura di Giuseppe Tramontin
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La dura repressione del regime siriano nei confronti degli oppositori

Prosegue e si intensifica sempre più l'intervento del governo siriano per reprimere le proteste e le rivolte del popolo

Proteste Siria

Mentre in tutte le moschee del mondo si prega per il mese sacro dell'islam, in Siria non si placano gli scontri e le proteste antigovernative contro il regime di Bashar Al Assad, che risponde alla rivolta con la repressione. Sono, infatti, sei le persone che sono state uccise dopo le preghiere del Ramadan; a renderlo noto è la Lega siriana per i diritti umani, con base a Damasco

Due le vittime nella capitale, nel quartiere centrale di Midan, tre nel viallaggio del sud Nawa, vicino a Deraa e una nell'antica città di Palmira. I comitati locali di coordinamento degli attivisti, che monitorano le proteste e le rivolte nel Paese, hanno confermato le morti. Dopo il contributo dell'Unione Europea alle violenze, è arrivata finalmente anche l'intervento dell'Onu, che ha condannato le diffuse violazioni dei diritti umani, e l’uso della forza contro i civili da parte delle autorità siriane.

L'Osservatorio dei diritti umani, con sede a Londra, ha riferito che circa mille famiglie sono fuggite da Hama negli ultimi due giorni. Circa 1700 sarebbero, invece, in tutta la Siria i civili che, secondo le organizzazioni degli attivisti, sono state uccisi da quando le proteste contro il regime di Bashar Al Assad sono iniziate a metà marzo.

Infografico Siria
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