Richiedente asilo nigeriano sventa una rapina prendendo a pugni i malviventi armati di pistola
Quando ieri due rapinatori hanno fatto il loro ingresso nell'ufficio postale di Ortelle, in provincia di Lecce, credevano che sarebbero usciti con un generoso bottino di denaro contante e non di certo con soli 200 euro e i segni di una colluttazione: ad assestare loro un vigoroso cazzotto è stato un ragazzo nigeriano, richiedente asilo nigeriano, che era in attesa del suo turno allo sportello quando ha visto entrare i due malviventi, entrambi italiani. In un primo momento, comprensibilmente impaurito, ha pensato di uscire, chiamare aiuto e darsela a gambe. Poi però si è armato di coraggio e li ha affrontati a muso duro, intimando ai due di lasciare l'ufficio postale a mani vuote e infine ingaggiando una scazzottata che ha fatto desistere i rapinatori, che alla fine se ne sono andati con appena 200 euro.
Eppure il nigeriano ha rischiato sul serio. I due banditi infatti non erano disarmati: uno aveva un coltello, mentre l'altro una pistola. Intorno a mezzogiorno di ieri si sono intrufolati nell’ufficio postale della città pugliese con il chiaro intento di tentare di fare il colpo grosso, come già successo ad alcuni loro “colleghi” nel 2011 (5mila euro) e prima ancora nel 2010 (addirittura, 75mila euro). Dopo aver minacciato gli impiegati e gli utenti hanno iniziato a farsi consegnare le prime banconote quando hanno visto che il richiedente asilo nigeriano stava tentando di uscire per chiedere aiuto. In un attimo gli sono balzati addosso per fermarlo, e proprio quello con la pistola gliel'ha puntata addosso minacciando di premere il grilletto ma rimediando, in tutta risposta, un pugno in faccia. A quel punto, vedendo che lo straniero faceva sul serio, i due malviventi se la sono data a gambe con il magrissimo bottino di 200 euro.
Nell'ufficio postale sono poi arrivati i carabinieri della stazione di Poggiardo e gli agenti delle volanti di polizia del commissariato di Otranto, che svolgeranno le indagini.