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Renzi dice no all’amnistia. Bonino: “Ridatemi il vecchio”. Zanonato: “È come Grillo”

Dopo il no di Matteo Renzi insorgono i ministri del Governo Letta. Durissima la Bonino, ma critiche anche dal suo compagno di partito Zanonato.
A cura di Redazione
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Come prevedibile, ha fatto molto discutere la posizione presa da Matteo Renzi in merito alla possibilità che il Parlamento approvi indulto e amnistia come risposta al problema del sovraffollamento delle carceri. Se già ieri le prime reazioni erano state controverse, con il fastidio a stento trattenuto dai vertici del Partito Democratico, oggi arrivano le prime risposte ufficiali da parte dei ministri dell'esecutivo guidato da Enrico Letta (che ha controfirmato il messaggio di Napolitano e che da sempre è favorevole a simili provvedimenti). La più diretta è Emma Bonino che, nel corso di un convegno dei Radicali Italiani, invita Renzi a "leggere bene il messaggio di Napolitano prima di rottamarlo" e poi chiosa: "Se Matteo Renzi è il nuovo che avanza, fatemi il favore di ridarmi l'antico".

Ancora più rilevante, se si pensa alla provenienza politica, è la stroncatura del ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, per il quale il rottamatore cerca di inseguire Grillo sul suo terreno: "Il ragionamento di Renzi è: cosa mi conviene politicamente? Essere contro, e quindi lo dico". Nella sostanza, invece, il "problema è Berlusconi: tolto lui abbiamo una situazione carceraria disastrosa. Le carceri devono essere in grado di riabilitare le persone, non di creare dei delinquenti incalliti".

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