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Primarie USA, si vota a New York: Clinton e Trump sempre favoriti

Il magnate repubblicano e la ex first lady, democratica, sono in vantaggio in tutti i sondaggi. Ma solo con una vittoria schiacciante si avvicineranno all’obiettivo: la nomination per le presidenziali USA.
A cura di Biagio Chiariello
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Nella corsa che porta alle presidenziali statunitensi, repubblicani e democratici affrontano oggi la tappa dello stato di New York. Un voto che potrebbe segnare una svolta nella campagna elettorale USA, spegnendo le speranze di candidatura del senatore democratico Bernie Sanders e dell’ultraconservatore Ted Cruz. Salvo clamorose sorprese, infatti Hillary Clinton e Donald Trump – quest'ultimo contestato nell'ultimo comizio prima del voto – si avviano verso l’ennesimo trionfo. I seggi chiuderanno alle 21, ora di New York, le tre di notte in Italia.

Lo Stato, tradizionalmente liberale, assegna 247 candidati ai democratici e 95 ai repubblicani, rendendo il voto particolarmente decisivo per quindi per i dem. Hillary Clinton quindi non può perdere e non può neppure accontentarsi di una vittoria risicata. Attenzione però a Sanders, da cui potrebbe arrivare la vera sorpresa di questa tappa, dopo una campagna anche ha suscitato un’eccitazione che non si vedeva dai tempi della prima candidatura di Barack Obama. “Amo New York. Queste ultime due settimane sono state una gioia, andare dappertutto in questo Stato, spero che tutti vadano a votare. Ho trascorso dei bellissimi momenti in questa città negli ultimi giorni, ho visto vecchi amici, incontrato persone nuove. Chiedo solo alla gente ‘uscite fuori, andate a votare prima delle 21 stasera" sono state le parole della Clinton in seggio di Chappaqua per le primarie presidenziali newyorkesi.

In campo repubblicano, invece, anche una forte affermazione per Donald Trump, non vorrebbe dire avere la nomination in tasca. Finché i candidati repubblicani in gara rimarranno tre per il magnate sarà più complicato raggiungere l’agognata soglia dei 1.237 delegati necessari per arrivare già da vincitore alla convention repubblicana. C’è da dire che anche in questa occasione Trump è stato duramente contestato e almeno sei persone sono state arrestate fuori dal luogo dell'evento dove il candidato repubblicano aveva deciso di chiudere la campagna per l'Empire State, mentre altri 21 manifestanti sono stati allontanati dall'area del comizio.

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