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Su Rousseau si vota per cambiare Statuto M5s: ipotesi comitato direttivo di 5 membri per 3 anni

Il voto sul governo Draghi non è l’unico che si terrà sulla piattaforma Rousseau in queste ore. Gli iscritti del Movimento Cinque Stelle sono infatti anche chiamati ad esprimersi sullo Statuto e, in particolare, su una serie di modifiche. Una delle quali riguarda anche la governance e stabilirebbe il passaggio da capo politico a comitato direttivo.
A cura di Annalisa Girardi
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Un'altra votazione in programma per gli iscritti del Movimento Cinque Stelle sulla piattaforma Rousseau. Non solo tra il 10 e l'11 febbraio saranno chiamati ad esprimersi in merito al sostegno (o meno) al governo guidato da Mario Draghi: tra oggi e domani si dovrà votare su una serie di modifiche riguardanti lo Statuto del Movimento. "Nella giornata di oggi martedì 9 febbraio a partire dalle ore 12:00 fino alle ore 12 di domani mercoledì 10 febbraio 2021, l’Assemblea degli iscritti è chiamata a votare su Rousseau in prima convocazione per esprimersi" su dei cambiamenti che si intendono apportare allo Statuto. Uno dei quali andrà a rivedere la governance del Movimento.

"Vi ricordiamo che ai sensi dello Statuto le votazioni aventi ad oggetto le modifiche dello stesso sono valide, in prima istanza, solamente qualora vi abbia partecipato almeno la maggioranza assoluta degli iscritti ed in seconda istanza qualunque sia il numero dei partecipanti, e in ogni caso sono assunte a maggioranza dei voti espressi", si legge ancora sul Blog delle Stelle, dove si specifica anche che potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi. Ma vediamo di che modifiche si tratta e quali sono i quesiti che verranno posti agli iscritti.

Le modifiche allo Statuto su cui voteranno gli iscritti M5s

Il primo quesito riguarda l'articolo 1. Viene chiesto se si è d'accordo nell'autorizzare degli spazi di lavoro fisici e/o digitali per gli iscritti del M5s. Il secondo, il più rilevante, modificherebbe l'articolo 7 e recita: "Sei d'accordo con l'introduzione di un Comitato direttivo composto da 5 membri, che duri 3 anni, al cui interno, a rotazione annuale, è individuato chi svolgerà le funzioni di rappresentante legale, le cui deliberazioni siano a maggioranza dei membri?". Di fatto si sta chiedendo agli iscritti il via libera per passare da un capo politico a un comitato direttivo. Il terzo quesito, sempre riguardante l'articolo 7, interviene su delle modifiche relative "alle cause di incompatibilità e rappresentanza di genere e di tipologia di portavoce".

Anche gli ultimi tre quesiti riguardano l'articolo 7. Al punto quattro si chiede agli iscritti se sono d'accordo con una modifica che consentirebbe al comitato direttivo di delegare alcune funzioni di coordinamento e rappresentanza territoriale a degli eletti a livello regionale. Al punto seguente, il quinto, si domanda invece il via libera per cambiare le modalità di coordinamento e concertazione dell'azione politica con gli altri eletti e membri del governo. E infine, l'ultimo punto riguarda la modalità di sostituzione in caso di vacanza della carica di un membro del comitato direttivo.

Cosa succederà se le modifiche non verranno approvate

In conclusione si specifica che "in caso di approvazione della modifica dello Statuto del MoVimento 5 Stelle, sarà da considerarsi implicitamente modificato anche il Codice Etico (ovunque ricorra all’interno del Codice Etico la parola “Capo politico” sarà sostituita da “Comitato direttivo”)". Tuttavia, se le modifiche non dovessero essere approvate, "sarà invece indetta, ai sensi dell’art. 7 comma d) dello Statuto, la votazione del nuovo Capo Politico del MoVimento 5 Stelle".

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