Senato elettivo, spunta un emendamento firmato da 35 senatori
Trentacinque Senatori, 18 dei quali facenti parte della maggioranza, hanno sottoscritto un emendamento che prevede il mantenimento del Senato elettivo e che fa parte di un blocco di 14 proposte volte a modificare il testo del ddl sulle riforme istituzionali. Vannino Chiti, Falice Casson, Mario Mauro, Francesco Campanella e Loredana De Petris nel corso di una conferenza stampa hanno riferito che oltre all'emendamento sull'elezione diretta del Senato ne sono stati presentati altri 13, che dovranno essere votati in commissione Affari Costituzionali.
Tra le 14 proposte una ripristina il bicameralismo perfetto, attribuendo al Senato poteri legislativi non solo sulle riforme costituzionali ma anche su molte altre materie: dai rapporti con la Chiesa alle condizioni giuridiche degli stranieri, passando per la tutela della salute, i diritti sindacali e politici, i casi di incandidabilità, ineleggibilità e conflitto di interessi, le norme sul referendum, il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti, la magistratura ordinaria, il Csm e numerose altre tematiche. L'emendamento, inoltre, prevede che per tutte le altre leggi approvate solo dalla Camera, se il Senato chiederà modifiche con una determinata maggioranza, Montecitorio potrà respingere tale richiesta solo con una identica maggioranza.