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Riapertura discoteche, il governo cerca una soluzione: martedì incontro al ministero della Salute

Le discoteche potrebbero riaprire grazie al green pass, o almeno questa sembra la direzione del governo. I gestori sono sempre più sul piede di guerra e chiedono risposte, mentre al ministero della Salute è stato convocato un incontro per martedì per provare a trovare una soluzione. I sottosegretari Costa e Sileri rilanciano l’idea del certificato verde, così come le Regioni e le associazioni di categoria. A poco meno di un mese dall’ultimo decreto riaperture, le discoteche sono ancora l’unica attività che non conosce la data della ripartenza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nessuno sa quando riapriranno le discoteche. Nonostante il fiume di interviste, richieste, proposte e controproposte, al momento di passi avanti reali – nonostante sia passato quasi un mese dal secondo decreto riaperture –  non ne sono stati fatti. Oggi i due sottosegretari alla Salute, Pierpaolo Sileri e Andrea Costa, tornano entrambi per l'ennesima volta sul tema, ma senza rivelare grandi novità. L'unica notizia che trapela dal ministero della Salute è che martedì alle 19 dovrebbe tenersi un incontro sul tema della riapertura in sicurezza delle discoteche. Non si sa chi ci sarà alla riunione, non si sa se ci sono proposte, non si sa praticamente nulla in merito. Il punto, in realtà, è chiaro da giorni: tutti sono d'accordo sul fatto che le discoteche debbano riaprire senza snaturare la propria attività, ma per ora ancora non è stata trovata una soluzione.

Quando riaprono le discoteche, ipotesi ingresso con green pass

Gli esperti che martedì si riuniranno al ministero della Salute potrebbero considerare l'idea di utilizzare il green pass per accedere alle discoteche. Se non altro perché i due sottosegretari continuano a proporlo in ogni intervista che rilasciano da diversi giorni: "L'intenzione del governo è sicuramente dare una risposta al settore delle discoteche nella consapevolezza che devono riaprire – ha spiegato Costa al Tg2 – Ma non dobbiamo fare gli errori dello scorso anno, perché le discoteche devono riaprire per far ballare". Il distanziamento, secondo il sottosegretario, "non può essere un criterio", ma piuttosto bisogna lavorare "sul contenimento e le capienze ridotte e sull'entrare in sicurezza e in questo caso il green pass può essere applicabile".

Sileri, che già ieri aveva insistito sul tema, ha spiegato a La Stampa che è essenziale utilizzare il buon senso: "Se abbiamo il green pass usiamolo anche in discoteca, non vedo quanto rischio ci sia se si balla con tutte persone vaccinate, guarite o tamponate". Secondo il sottosegretario "il punto sono i controlli", che "vanno rafforzati e resi più semplici grazie alla tecnologia, con l'uso dei codici QR per velocizzare la selezione all'ingresso". In ogni caso, da parte del governo sembra ci sia l'intenzione di riaprire le discoteche prima possibile, e tutto sembra convergere verso un utilizzo del green pass per accedere.

I gestori minacciano di riaprire le discoteche senza autorizzazione

La notizia della riunione di martedì al ministero della Salute è arrivata anche a Maurizio Pasca, presidente nazionale di Silb-Fipe, che però dice di non aver ricevuto alcuna convocazione come associazione di categoria. "Il 21 giugno finisce il coprifuoco e noi ci aspettiamo la riapertura da inizio luglio – spiega – abbiamo i contratti con i lavoratori già firmati dobbiamo mettere solo la data di assunzione ma ci serve tempo per programmare". Le discoteche "non sono un interruttore che accendi o spegni". Nei giorni scorsi era stato lo stesso Pasca ad annunciare che i locali avrebbero riaperto a prescindere dall'autorizzazione del governo se non si fosse presa una decisione entro il 21 giugno. Al ministero, intanto, riflettono sulla soluzione migliore.

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