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Renzi: “Non mi fermo, ora via gli enti inutili”

Il Presidente del Consiglio in una intervista a Qn: “Qui l’unico che bluffa è Grillo, ma perderà sia la partita politica sia la faccia perché a breve sarà chiaro che i suoi parlamentari stanno tradendo il mandato ricevuto dagli elettori”.
A cura di Redazione
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"Dopo il cresci-Italia e il salva-Italia, è giunto il momento dello sforbicia-Italia: il primo passo sarà la creazione di un elenco di organismi inutili da cancellare subito". È questo uno dei passaggi più significativi dell'articolata intervista che Matteo Renzi rilascia a Qn, con la quale fa il punto della situazione a poco più di un mese dall'avvio della nuova fase di questa legislatura. Per il Presidente del Consiglio, infatti, è giunto il momento della "nuova fase della spending review" (alla quale sta lavorando lo stesso commissario Carlo Cottarelli), che investirà anche organismi costituzionali e amministrazione pubblica. Il tutto in ossequio alla volontà riformatrice, per un percorso che non appare destinato a fermarsi, malgrado ci sia chi si mette di traverso: "Nei decenni, troppi politici si sono arresi scaricando su altri la responsabilità dei propri fallimenti. Io non lo farò, anche se non mi sfugge che tra burocrati e politici ci sia un sacco di gente che sta facendo il tifo perché il governo fallisca. Ma resteranno delusi".

C'è poi il modo di fare il punto sui tanti temi all'ordine del giorno, a cominciare dalla revisione costituzionale del Senato, su cui Renzi si dice disposto al dialogo, ma alle sue condizioni: "A me basta che il Senato non costi più un centesimo, non sia eletto, non dia la fiducia, non voti il bilancio. Sul resto si discute". Sul lavoro invece spiega: "Si discuterà anche dei contratti a tutele crescenti, ome si discuterà dell’assegno universale di disoccupazione. Ma ovviamente bisognerà armonizzare i singoli provvedimenti in una riforma organica […] Ma di ronte ai picchi raggiunti dalla disoccupazione, non possiamo continuare a dire che siamo il partito dei lavoratori per poi frenare ogni riforma del mercato del lavoro. E’ ora di finirla con troppa ideologia". Infine una risposta diretta a Grillo e ai parlamentari del Movimento 5 Stelle: "Ormai svolgo una funzione sociale: solo insultandomi Grillo riesce a sentirsi vivo. Lo dico da fan, perché io agli spettacoli di Grillo ci andavo volentieri ed ora mi si stringe il cuore nel vedere che fatica a riempire i teatri […] Qui l’unico che bluffa è Grillo, ma perderà sia la partita politica sia la faccia perché a breve sarà chiaro che i suoi parlamentari stanno tradendo il mandato ricevuto dagli elettori".

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