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PdL, falchi e colombe ad Arcore per salvare Berlusconi

Le diverse anime del PdL sono chiamate ad elaborare una strategia per salvare Berlusconi. Il 9 settembre, intanto, si avvicina.
A cura di Danilo Massa
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Attesa di Berlusconi

Le parole di Davide Zoggia, responsabile organizzativo della segreteria del Pd, sembra chiudano definitivamente la porta dei democratici all'amnistia, scappatoia tanto ventilata in questi giorni per salvare Berlusconi e i precari equilibri che tengono in piedi il governo. Una soluzione su cui, come chiarito sempre nella giornata di ieri dal ministro Lupi, non c'era unanime assenso tra le stesse fila del PdL. Eppure non bastano parole (né condanne) perché il leader del centrodestra si dia per vinto. Oggi pomeriggio, un summit ad Arcore farà incontrare falchi e colombe. Non solo, dunque, Santanché, Verdini e Capezzone, ma anche Lupi, Quagliariello, Lorenzi e De Girolamo, che al precedente incontro non erano stati invitati. "Se mi mettono in un angolo io li porto alle elezioni", avrebbe detto Berlusconi facendo riferimento alla possibilità di candidarsi nonostante l'incandidabilità stabilite da sentenza e dalla legge Severino.

Un'eventualità alquanto improbabile, su cui le colombe starebbero facendo opera di dissuasione, non prima di aver conferma la propria fedeltà al leader: "Noi siamo con te, siamo disponibili a dimetterci se ce lo chiedi, ma la crisi sarebbe incomprensibile per gli italiani. E le elezioni Napolitano non ce le darebbe mai". Alla fazione moderata del PdL sembra si siano implicitamente aggregati anche i figli dell'ex Presidente del Consiglio, che gli avrebbero fatto notare come l'esasperazione dei toni finirebbe per mettere a rischio "non solo il futuro delle aziende ma anche la tua libertà". Intanto si avvicina il 9 settembre, giorno in cui la giunta per le autorizzazioni del Senato sarà chiamata ad esprimersi sulla decadenza da senatore del Cavaliere dopo la condanna per frode fiscale. Una scadenza che accentua il dilemma: crisi o non crisi? Questa volta è Quagliarello a rabbonire l'ambiente: "Non vogliamo la crisi e crediamo che il buonsenso alla fine prevarrà. E crediamo che anche su un voto importante come quello in giunta saranno fatti tutti gli approfondimenti necessari".

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