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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Omofobia, Zan: “Minacciato dopo bugie di Salvini”. Leader Lega: “Vuole far cambiare sesso ai bimbi”

Il deputato Pd Alessandro Zan ha ricevuto sui social minacce pesantissime, dopo una fake news rilanciata da Matteo Salvini, a proposito della legge sull’omofobia: “Salvini ha oltrepassato i limiti. Ha postato una cosa vergognosa sui social, affermando che il Pd e in particolare Zan vorrebbero aiutare i bambini a cambiare sesso. È terribile, innanzi tutto perché è falsa, destituita di fondamento, la solita ignobile bugia che hanno estrapolata da un mio intervento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Botta e risposta tra il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan e il segretario della Lega Matteo Salvini. Mentre si avvicina la resa dei conti sul ddl contro l'omofobia, con il voto finale nell'Aula del Senato atteso per martedì 13 luglio, il padre della legge, il parlamentare dem Alessandro Zan, è stato oggetto di minacce sui social. È lo stesso deputato a denunciare l'episodio, un un video su Facebook, spiegando di essere stato attaccato a causa di una "bugia di Salvini" sul suo conto, montata ad arte solo per poter affossare la legge in vista del voto in Parlamento: il segretario del Carroccio ha detto che l'esponente dem vorrebbe "far cambiare sesso ai bambini". 

"Salvini ha oltrepassato i limiti. Ha postato una cosa vergognosa sui social, affermando che il Pd e in particolare Zan vorrebbero aiutare i bambini a cambiare sesso. È terribile, innanzi tutto perché è falsa, destituita di fondamento, la solita ignobile bugia che hanno estrapolata da un mio intervento, e decontestualizzato. È la macchina del fango. Lo fanno sempre per disorientare l'opinione pubblica attraverso le fake news. È il solito modus operandi di Salvini che non ha argomenti, non conosce il testo della legge sull'omofobia, si rifà a pregiudizi che non sono propri della politica".

"Rendetevi conto della pesantezza delle affermazioni di Salvini – ha proseguito il parlamentare del Pd, che poi ha fatto vedere il messaggio di minacce, coprendo il nome dell'autore: "Zan a testa in giù in piazza mentre i passanti gli tirano pietre; giù le mani dai bambini".

"Dopo balle di Salvini ecco che arrivano le minacce. Vi fa capire che c'è responsabilità politica di chi fa certe affermazioni sulla vita e l'incolumità delle persone. Questo per farvi capire che c'è continuità tra certe affermazioni e le minacce". Zan ha poi spiegato ancora una volta il concetto di identità di genere, contenuto nel suo ddl sull'omofobia: "È la percezione precoce e duratura del proprio sesso. Non è un concetto introdotto dal ddl Zan, bensì presente in leggi dell'ordinamento e in sentenza della Corte costituzionale, che ha detto che è un diritto della persona".

"Anziché dire bugie su cose che non conosci – ha concluso rivolgendosi a Salvini – di' la verità su cose che conosci, cioè la Lega dove ha messo i 49 milioni che aveva fatto sparire". 

La replica di Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini ha espresso solidarietà a Zan, ma non ha fatto marcia indietro sulle sue dichiarazioni: "Assoluta e totale solidarietà al collega Zan, ogni tipo di minaccia, insulto o violenza vanno sempre condannate, senza se e senza ma. Per quello che riguarda invece le SUE parole su come ‘aiutare i bimbi a fare la transizione' di sesso, pronunciate in diretta sui SUOI canali social e da me semplicemente rilanciate, tutte le persone che le hanno ascoltate hanno capito quali siano le intenzioni del parlamentare Pd".

Solidarietà a Zan dal Pd

Il deputato dem Filippo Sensi ha espresso solidarietà ad Alessandro Zan con un tweet: "Solidarietà ad Alessandro Zan per le minacce ricevute, in un clima intossicato da odio e menzogne brilla la tua solidità, il tuo rigore, la pacatezza, la tua nitida battaglia #DdlZan".

L'appello di Zan a Renzi

Il padre del ddl contro l'omofobia continua a chiedere che la legge venga approvata così come è, senza alcuna modifica. Per questo lancia un appello a Matteo Renzi, leader di Italia viva, affinché i suoi 17 senatori votino il testo martedì, senza cercare alcun accordo con il centrodestra: "Faccio un appello a Matteo Renzi, dimostra di essere ancora nel campo dei riformisti sul tema dei diritti, segui Biden e Ursula von der Leyen e non Salvini, perché seguire Salvini è stare con Orban. Stanno con la parte arretrata del Paese che vuole comprimere i diritti, non vuole approvare la legge sull'omofobia, ma affossarla". 

"È facile fare le foto del cattolico Biden che fa le battaglie per difendere i transgender. Io penso che tu appartenga ancora al campo del riformismo democratico, seguiamo le battaglie di Biden, di Kamala Harris e di Ursula von del Leyen, la parte avanzata dell'Occidente e non chi vuole arretrare. Togliere identità di genere dal testo significa stare con Orban. Poiché io penso che tu non voglia stare con Orban, sono sicuro che ritroveremo la stessa unità della Camera e in questo caso non ci saranno voti segreti che tengano". 

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