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Michele Emiliano denuncia su Facebook i netturbini fannulloni e scoppia la polemica

Tre operatori della società municipalizzata per la raccolta rifiuti fotografati da un cittadino mentre si assentano dal lavoro, il sindaco Michele Emiliano pubblica tutto su Facebook e chiede chiarimenti. Polemiche per la privacy.
A cura di Alessio Viscardi
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Michele Emiliano

Pubblica su Facebook la foto di alcuni spazzini fannulloni e scatena un putiferio. Si tratta del sindaco di Bari, Michele Emiliano, amatissimo primocittadino con un passato da magistrato – oggi in aspettativa – ed appassionato della democrazia diretta e dell'utilizzo delle tecnologie per un governo più vicino al cittadino. Da una paio di giorni, i giornali sono pieni di articoli che parlano di lui e della sua singolare iniziativa contro il lassismo dei lavoratori pubblici. Facebook come strumento di denuncia per chi si sottrae ai propri doveri? Il sindaco Emiliano è nell'occhio del ciclone proprio per aver pubblicato prima le foto di alcuni autisti dell'Amtab, municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico a Bari, e poi quelle di alcuni netturbini dell'Amiu, società a partecipazione comunale che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel capoluogo.

Il sindaco dichiara: "Sono 25 anni che lavoro per lo Stato e ho fatto anche delle cose serissime. Sono due giorni che sono sulle televisioni per aver chiesto, rispetto a una fotografia che e' stata postata sul mio profilo facebook, spiegazioni ai netturbini ritratti in questa foto"

Un cittadino, infatti, ha fotografato tre degli operatori della società Amiu mentre parlano tra di loro, senza lavorare. Il cittadino invia la foto al sindaco Emiliano, lamentandosi della scarsa pulizia del quartiere Japugia dove questi operatori dovrebbero lavorare. Il primo cittadino non ci pensa due volte e posta la foto sul proprio profilo Facebook. Via alla gogna multimediale: il sindaco domanda alla popolazione “perché questi non lavorano”? Esplode il caso e viene denunciata la violazione della privacy dei dipendenti. Subito la reazione allarmata dei responsabili delle aziende municipalizzate finite nel mirino. Antonio Di Matteo, presidente di Amtab, ha già avviato un'indagine interna per punire i dipendenti che si allontanano dal posto di lavoro, l'Amiu seguirà l'esempio a ruota.

Ma il clamore del caso a Bari non sembra scemare ed al centro delle polemiche c'è ora il metodo utilizzato dal sindaco per denunciare l'accaduto, violando la privacy dei dipendenti. Una gogna mediatica è stata ritenuta “poco opportuna” dai rappresentanti delle società sotto accusa. Il sindaco Emiliano si difende: l'obiettivo è migliorare la qualità dell'amministrazione pubblica a Bari, permettendo ai cittadini di utilizzare qualsiasi mezzo – anche Facebook – per segnalare disservizi in tutti gli ambiti della vita pubblica ed istituzione.

Michele Emiliano, però, ci tiene a precisare che non si tratta di una gogna pubblica. Facebook permette ai dipendenti ritratti nelle foto di commentarle, spiegando perché in quel momento non si trovavano a lavoro e discolparsi. Non è una caccia al fannullone in stile-Brunetta, ma soltanto un modo per migliorare il governo della città. Fino ad oggi, però, nessuno dei netturbini ha utilizzato il mezzo per rispondere all'appello del sindaco.

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