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Il viceministro Bignami contro gli alluvionati a Forlì. I sindacati di polizia: “Sono liberi di manifestare”

Un sindacato di Polizia ha attaccato il viceministro Galeazzo Bignami per aver protestato contro gli agenti che hanno permesso agli alluvionati di Forlì di manifestare nei pressi del Comune durante una recente visita di Giorgia Meloni: “Questo comportamento solleva questioni importanti che riguardano il diritto alla libera espressione”.
A cura di Annalisa Girardi
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Scoppia il caso politico sul viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami, che recentemente ha accompagnato Giorgia Meloni nella sua visita nelle zone alluvionate dell'Emilia Romagna. Secondo un sindacato di polizia, l'esponente di Fratelli d'Italia avrebbe protestato con le forze dell'ordine perché hanno consentito ad alcune persone di protestare nei pressi del Comune. "Tale comportamento solleva questioni importanti che riguardano il diritto alla libera espressione, la partecipazione civica e la responsabilità dell'ordine pubblico", ha commentato Enzo Letizia, segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, sottolineando che "la libertà di manifestare pacificamente è un diritto fondamentale nelle democrazie moderne e rappresenta un pilastro cruciale per la partecipazione civica".

Secondo il sindacato di polizia, Bignami "ha platealmente protestato con il dirigente del servizio di ordine pubblico perché, a suo dire, si consentiva a dei facinorosi di manifestare vicino al palazzo del Comune, accusando d'incompetenza i responsabili dell'ordine pubblico". Azioni che "potrebbero apparire e/o essere interpretate come un tentativo di limitare un diritto fondamentale, soprattutto considerando la natura pacifica della manifestazione e l'importanza pubblica degli alluvionati".

Subito sono scoppiate le polemiche politiche e il Partito democratico ha annunciato un'interrogazione a Giorgia Meloni e al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi: "È inaccettabile e molto grave il comportamento del viceministro Bignami, che ha duramente attaccato e accusato di incompetenza il dirigente del servizio pubblico per aver consentito ad una pacifica manifestazione degli alluvionati dell’Emilia Romagna di avvicinarsi nei pressi del Comune e sarebbe persino giunto a contattare il ministro dell'Interno per lamentarsene". Non solo nell'interrogazione è stato chiesto a Meloni e Piantedosi se non ritengano che il viceministro "sia andato oltre le proprie competenze", ma anche "oltre i limiti costituzionali".

Diversi i commenti degli esponenti d'opposizione. "Nessuno si può permettere di sequestrare la democrazia. Il comportamento del sottosegretario Bignami è inqualificabile, lasci il governo e vada a giocare con quelle divise che gli piacciono tanto", ha commentato Nicola Fratoianni, leader dell'Alleanza Verdi e Sinistra, alludendo a una vecchia foto in cui si ritraeva Bignami vestito da gerarca nazista a una festa.

"Si stanno prendendo tutto: la Tv, i teatri e i musei e adesso provano anche a mettere le mani sulle Forze dell'Ordine. Nulla di nuovo nell'atteggiamento del sottosegretario Bignami: è l'attitudine predatoria del governo Meloni che pensa di essere ormai padrone dello Stato e dei suoi organi", ha aggiunto Riccardo Magi, segretario di Più Europa. Per poi concludere: "Ha fatto bene il sindacato di polizia a rendere note le indebite pressioni del sottosegretario che evidentemente non ha alcun rispetto per gli agenti e per il loro lavoro. Dobbiamo continuare a denunciare perché deve essere chiaro a tutti in che mani è il Paese".

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