Il consigliere comunale convinto che i comunisti mangiano davvero i bambini

C'è chi è convinto davvero che i comunisti mangiano i bambini. E, com'è normale che sia, il video che testimonia i fatti è diventato virale. Tanto più perché il protagonista è un consigliere comunale. A Mazara del Vallo, nel trapanese, Pietro Marino del movimento Via prende la parola per dire la sua su una mozione di cui si sta discutendo: "Questo regolamento serve per solo togliere il nome di qualche fascista e mettere quello di qualche comunista – protesta – Ricordo a tutti che i comunisti non è che sono meglio dei fascisti". E poi l'accusa diretta: "Sono coloro i quali si mangiano i bambini, non ce lo siamo dimenticati".
Marino sembra proprio convinto di ciò che dice, insistendo e ripetendo che "si mangiano i bambini" e che è "la realtà". Poi comincia a elencare: "La Russia, non andiamo lontano, Cincipin che mi sembra sia cinese o la Corea del Nord, dove se uno sbaglia viene fucilato… Non sono comunisti?". Il consigliere comunale alza sempre di più il tono e se la prende con il presidente d'Aula che ridacchia: "Bisogna avere rispetto per le persone, per le ideologie, per la storia di cui dobbiamo fare tesoro per migliorare le cose". Poi l'avvertimento: "Non vi preoccupate, fatelo". Ma "quando ci saremo noi, vi spazzeremo".
Il consigliere, poi, ha rettificato la sua posizione, spiegando di trovare assurdo e paradossale essere chiamato per giustificare "una frase pronunciata da milioni di persone da decenni e la cui ironia è evidente", mentre "il suo significato satirico dovrebbe fare riflettere chiunque". Poi Marino si è difeso citando la sua storia personale e il senso che ha della "vera democrazia" e della "cultura del rispetto" anche nei confronti di chi non ne ha verso di lui. "Nessuno mangia bambini, ma è evidente che ci sono soggetti che non avendo argomenti cercano di confondere la mente delle persone senza rendersi conto che confondono la propria". Il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, intervistato dall'Adnkronos prende le distanze: "Questo signore non è rappresentativo del Consiglio comunale".