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Grillo: Il M5S rinuncerà ai rimborsi delle prossime elezioni politiche

Il comico genovese risponde alla norma anti rimborsi per il Movimento Cinque Stelle approvata alla Camera, e ribadisce che i “grillini” rinunceranno a qualsiasi finanziamento pubblico alle prossime politiche.
A cura di Antonio Palma
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Grillo: Il M5S rinuncerà ai rimborsi delle prossime elezioni politiche

Il Movimento cinque Stelle rinuncerà a qualsiasi rimborso elettorale previsto per le prossime elezioni politiche, a ricordarlo è lo stesso leader del movimento, Beppe Grillo, in risposta alla norma appena approvata in Parlamento e ribattezzata anti Grillo perché stabiliva alcuni vincoli fondamentali per l'accesso ai fondi pubblici per i partiti, che di fatto escludeva dai rimborsi il M5S. L'emendamento a firma Udc sulla legge di riforma dei finanziamenti ai partiti, oggetto di una grande revisione in Aula, è stato approvato a Montecitorio con 342 sì, 54 no e 104 astenuti. Esso vincola l'erogazione dei fondi statali all'esistenza di uno Statuto nel partito che richiederà i finanziamenti .

La norma voluta dall'Udc per la democratizzazione dei partiti – In particolare la norma voluta dall'Udc, a prima firma di Pier Luigi Mantin, prevede che possano accedere ai fondi solo i partiti con uno statuto che si "conforma a principi democratici nella vita interna", vale ad dire che se i "grillini" vogliono quei soldi dovranno trasformarsi in un vero partito vecchia maniera. In realtà Il Movimento Cinque Stelle uno statuto ce l'ha già, ma come scrive lo tesso comico genovese è in realtà "un non statuto" vale a dire un testo di soli sette punti e che dunque non può configurarsi sufficiente ai fini del finanziamento.

Il M5S ha già rifiutato i rimborsi alle Regionali – Rimborsi che peraltro il Movimento non ha mai chiesto e che anzi ha rifiutato quando gli spettavano, come alle elezioni Regionali dove l'ammontare era pari ad un milione e settecentomila euro. Come rivela Grillo lo statuto del M5S "non prevede neppure l'esistenza di un tesoriere, né tanto meno di finanziamenti elettorali" così anche alle prossime politiche la rinuncia ai rimborsi sarà totale. Grillo, che dal suo blog si è scagliato contro Casini e invitato gli altri partiti a prendere ad esempio lo statuto del M5S, avverte che la norma è un autogol per i partiti visto che nessuno rispetta i principi di democraticità perché i candidati vengono ancora nominati dai segretari grazie al Porcellum.

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