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Decreto Natale, Meloni: “Confusione insopportabile sulle misure, governo ha fatto un lavoro pessimo”

L’opposizione si scaglia contro il nuovo decreto di Natale. Giorgia Meloni commenta: “Invece di scusarsi come qualsiasi persona seria avrebbe fatto, il Presidente del Consiglio Conte dice con sfrontatezza che è stato fatto tutto in tempo e con coscienza. C’è la solita insopportabile confusione nel presentare le misure”. E Matteo Salvini: “Caos, fallimenti e separazioni. Scelta scientifica? No, confusa mediazione politica”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha approvato il nuovo decreto con le misure restrittive anti-contagio da applicare nel periodo delle festività natalizie. Regole che avevano acceso il dibattito politico nei giorni scorsi: da una parte i rigoristi, che chiedevano più prudenza sotto le feste, e dall'altra chi invece insisteva per concedere alle famiglie di passare insieme il Natale. "Il virus si lascia piegare ma non si lascia sconfiggere. Gli esperti per questo pensano che durante il periodo natalizio potrebbe esserci un'impennata nei contagi. Dobbiamo intervenire, in maniera sofferta", ha spiegato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, presentando il nuovo decreto.

Le critiche da parte dell'opposizione

Dall'opposizione, però, non sono mancate le critiche: "Invece di scusarsi come qualsiasi persona seria avrebbe fatto, il Presidente del Consiglio Conte – nel chiudere l'Italia per il periodo natalizio – dice con sfrontatezza che è stato fatto tutto in tempo e con coscienza. Poi annuncia i ristori, e va ancora peggio", scrive Giorgia Meloni sui social. La leader di Fratelli d'Italia aggiunge: "Per ora ci sono solo i soldi per bar e ristoranti (gli altri sapranno qualcosa a gennaio) e sono totalmente insufficienti. Perché far riferimento al decreto Rilancio non vuole dire ristorare il 100% della perdita di fatturato di Natale  ma appena il 15% di quello di aprile. Poi la solita insopportabile confusione nel presentare le misure. Comunque è un decreto, giusto? Se ne discuta in Parlamento subito. Siamo disposti a lavorare a Natale e capodanno, ma pretendiamo di fare la nostra parte per provare a migliorare il pessimo lavoro del governo".

Il leader della Lega, Matteo Salvini, da parte sua commenta: "Quindi la trattativa fra Conte e Renzi (sulla pelle delle famiglie italiane) ha portato a 10 giorni rossi e 4 giorni arancioni. Caos, fallimenti e separazioni. Scelta scientifica? No, confusa mediazione politica".

Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, punta il dito contro le nuove misure: "Prescrizioni barocche e assurde. Il tono paternalistico di Giuseppe Conte poco serio. La mancanza di autorevolezze ed efficacia di questo governo è imbarazzante", afferma.

"Preveniamo la terza ondata"

Dalla maggioranza, invece, si difende il lavoro fatto. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che negli ultimi giorni si è confrontato con i governatori (i quali chiedevano di permettere gli spostamenti per il giorno di Natale), ha commentato: "Abbiamo approvato in Cdm le nuove regole per limitare il più possibile il contagio da Covid-19 per le prossime festività: rigore, responsabilità e sacrifici collettivi anche per prevenire una possibile terza ondata. Sarà un Natale diverso ma il sacrificio di tutti noi aiuterà ad alleggerire le reti ospedaliere e tutelare la salute, soprattutto dei più fragili, dei più deboli e, sicuramente, dei più anziani".

Chiaramente, viste le nuove chiusure, il governo deve mettere in campo maggiori aiuti economici per gli esercizi che si vedono penalizzati dalle misure natalizie: "La tutela della salute resta la priorità del governo. Per questo il Cdm vara nuove regole più restrittive per contenere i contagi durante le feste. Daremo pieno sostegno agli esercizi commerciali che subiranno danni economici. Affrontiamo questi ulteriori sacrifici insieme", ha scritto su Twitter il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

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