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Caro affitti, cosa vuole fare il governo per risolvere il problema

La ministra dell’Università e della Ricerca Bernini ha annunciato di aver avviato un censimento degli immobili inutilizzati, per metterli a disposizione degli studenti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo pensa a una soluzione per andare incontro agli studenti che protestano per il caro affitti nelle grandi città e per la carenza di alloggi per gli universitari, e che da questa mattina hanno montato delle tende anche davanti al ministero. La ministra dell'Università Bernini ha annunciato di aver avviato un censimento "degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti".

In un'intervista su Radio 24 ha spiegato cosa è stato fatto e cosa intende fare per affrontare il problema: "Siamo arrivati qualche mese fa e abbiamo messo sul tavolo 400 milioni sugli alloggi per gli studenti e 500 milioni sulle borse di studio, perché solo in questo modo si assicura veramente il diritto allo studio. Se gli studenti che non possono permettersi di frequentare gli studi o alloggiare nelle città dove frequentano l'università, non sono messi in condizione di farlo il diritto allo studio semplicemente non esiste".

"Quindi abbiamo messo sul tavolo subito 900 milioni di fondi freschi in legge di bilancio e in più, e qui entra il Pnrr, abbiamo aggiunto 7500 posti letto, un posto letto uno studente, quindi già assegnati e continueremo ad assegnarne. Parliamo poco ma facciamo molto. Abbiamo 40mila posti letto, pre Pnrr già esistenti: ne abbiamo fatti 7500, un 15% in più, ci abbiamo messo 400 milioni, cioè un 30% in più di posti letto: questo è già velocizzare ma non ci basta. È per questo che la settimana in una riunione la settimana scorsa con i sindaci metropolitani ho chiesto la collaborazione di tutti, dal Demanio, alle Regioni, ai Comuni".

Intanto Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura e Università della Camera e deputato di Fratelli d'Italia, e il capogruppo di Fdi in Commissione, Alessandro Amorese, hanno fatto sapere che sentiranno ministri e associazioni degli studenti: "Sul problema del caro-affitti presenteremo una risoluzione in Commissione Cultura e Università. Convocheremo le associazioni studentesche e i ministri competenti, così come le autorità degli enti locali e delle Regioni. Dobbiamo risolvere questo problema che affligge moltissimi studenti italiani in tutta la Nazione per la completa realizzazione del diritto allo studio, tema che è stato trascurato fino ad oggi. A Milano in media una camera singola costa 628 euro al mese, a Bologna 467 e a Roma 452". 

Non bisogna puntare sugli alloggi statali secondo il forzista Alessandro Cattaneo, ma favorire gli investimenti privati: "Il tema del caro affitti esiste e si ripropone ogni anno. Ho sentito qualche sindaco di sinistra cogliere maldestramente l'occasione per un po' di polemica e provare a strumentalizzare la questione proponendo ricette vecchie, ovvero la costruzione di nuovi alloggi statali, ma non è questa la strada", ha detto a Zapping, su Radio Uno, il deputato, vicecoordinatore nazionale e responsabile organizzazione territoriale di Forza Italia.

"C'è per esempio grande spazio per gli investimenti privati sugli studentati – ha aggiunto – Inoltre, per dare condizioni economiche favorevoli, potremmo mettere a disposizione il patrimonio dei Comuni, insistere sul sistema dei collegi, che è un sistema straordinario perché oltre alla risposta abitativa dà anche un valore aggiunto alla risposta educativa. Insomma penso ad una partnership pubblico-privato e a qualche buona idea che si può prendere anche dall'estero".

Per abbassare il costo degli affitti la ricetta secondo Azione è invece diminuire le tasse per i proprietari: "Chi affitta una stanza o un appartamento a studenti universitari o delle scuole superiori deve rilasciare una ricevuta ma non deve pagare alcuna tassa sul canone d'affitto, a condizione che esso sia inferiore di almeno la metà delle tasse che avrebbe dovuto pagare: è un primo, urgente intervento a favore degli studenti senza intaccare i diritti dei proprietari. A questo si dovrebbe aggiungere, da parte dello Stato e dei Comuni, un intervento che preveda tariffe agevolate per luce e gas", ha detto la deputata Daniela Ruffino (Azione), sottolineando che nei fatti si tratta di "dimezzare le tasse" a chi dà in affitto le abitazioni agli studenti.

"Mi rendo conto che si tratta di interventi tampone – ha aggiunto – ma intanto si può smuovere qualcosa in attesa che il governo si decida a utilizzare i fondi previsti dal Pnrr per la costruzione di alloggi riservati agli studenti universitari. Lasciamo al ministro Salvini di istituire commissioni ad hoc, peraltro già esistenti, e veda il governo di darsi una mossa prima che la situazione sfugga di mano. Perché le ragioni, ovviamente, sono tutte dalla parte dei giovani attendati da Milano a Roma a Palermo".

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