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Camera, via libera ai rimborsi elettorali: ai partiti 56,3 milioni, M5S rinuncia

L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha stabilito la divisione dei contributi pubblici per partiti e movimenti politici. Solo il M5S ha rinunciato ai 4 milioni di euro previsti.
A cura di Antonio Palma
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L'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati ha dato il via libera al pagamento dei rimborsi elettorali per partiti e movimenti politici relativi all'anno 2013. I partiti si divideranno una fetta da ben 56,3 milioni di euro che comprende la prima rata per le spese sostenute per le ultime elezioni politiche; per le elezioni Regionali di Sicilia, Lazio, Lombardia, Molise, Friuli Venezia Giulia e Val d'Aosta e le rate relative alle legislature regionali ancora in corso e l'ultima riferita alle Europee del 2009. Di questi soldi, come prevede la legge, circa 48,6 milioni sono andati in favore delle forze politiche rappresentate alla Camera dei deputati.

Il M5S rinuncia a oltre 4 milioni – Nel dettaglio per quanto riguarda i partiti presenti a Montecitorio, 18,6 milioni sono andati al Pdl, circa 18 milioni al Pd, 5,4 milioni alla Lega Nord; 3, 1 milione all'Udc; 1.3 milioni  a Scelta civica; 1,1 milione a Sel e 442mila euro a Fratelli d'Italia. Tutti i gruppi parlamentari alla Camera hanno votato a favore, contrari solo i tre componenti del Movimento 5 stelle che non avendo fatto richiesta di tali rimborsi ha rinunciato a 4,1 milioni di euro. La loro parte verrà restituita allo Stato. Queste somme ovviamente sono solo una parte dei rimborsi destinati ai partiti visto che gli importi relativi alle elezioni per il Senato devono ancora essere deliberate dagli organismi di Palazzo Madama. La legge infatti prevede che la somma annuale da ripartire tra partiti e movimenti sia pari a 91 milioni di euro.

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