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Bonus mutui prima casa under 36, arriva la proroga: i nuovi requisiti e fino a quando si può ottenere

Il bonus mutui per under 36 che comprano la prima casa potrebbe essere prorogato fino alla fine del 2023. La proposta di Fratelli d’Italia è stata depositata in Senato, come emendamento al decreto Asset. Si prevede anche una stretta dei requisiti: potrebbe ottenerlo solo chi ha un Isee sotto i 30mila euro.
A cura di Luca Pons
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È in arrivo una proroga di tre mesi per il bonus mutui rivolto ai giovani under 36: l'emendamento è stato proposto in Parlamento, come aggiunta al decreto Asset. Oggi, il bonus permette ai giovani che chiedono un prestito per acquistare la loro prima casa di avere una garanzia statale pari all'80% del mutuo. Questa misura dovrebbe essere rinnovata fino alla fine dell'anno, ma con un requisito Isee più stringente di 30mila euro. In più, si intende rinnovare fino alla fine del 2024 il cosiddetto fondo Gasparrini, che permette ai giovani di sospendere i pagamenti del mutuo per la prima casa se si trovano in situazioni di difficoltà economica. Ecco quali sono i requisiti del bonus e fino a quando sarà possibile richiederlo.

Cos'è il bonus mutui under 36 e quali requisiti bisogna rispettare

Il bonus mutuo per la prima casa rivolto ad under 36 dà ai giovani una garanzia dell'80% per un mutuo fino a 250mila euro. In più, permette di non pagare l'imposta sostitutiva e neanche le imposte ipotecaria, di bollo e di registro. Si cancella l'Iva, se a comprarla è qualcuno tenuto ad applicarla. Un emendamento presentato da Fratelli d'Italia al decreto Asset chiede di prorogare il bonus fino al 31 dicembre 2023. Il bonus resterebbe attivo fino alla fine dell'anno, quindi, anche se il requisito Isee diventerebbe più stringente: la soglia Isee sarebbe fissata a 30mila euro, mentre prima era a 40mila euro.

I requisiti per ottenere il sussidio prevedono che il giovane in questione abbia meno di 36 anni nell'anno di rogito e stia effettivamente acquistando la sua prima casa. Non bisogna avere diritti di proprietà, né di usufrutto, uso o abitazione in un'altra casa che si trova nello stesso territorio, ed è necessario non aver comprato un'altra casa con il bonus mutui. Per chi lo ha fatto, la casa in questione va venduta entro un anno dal momento in cui si acquista quella nuova.

In più, è obbligatorio essere residenti nel Comune in cui si trova la nuova casa: ci sono 18 mesi dal momento dell'acquisto per effettuare l'eventuale cambio di residenza. Un requisito riguarda infine il tipo di immobili, perché con il bonus se ne possono acquistare solo alcuni. Si tratta di abitazioni di tipo civile, economico, popolare ultrapopolare o rurale.

Fino a quando è possibile ottenere le agevolazioni e come funziona la proroga

I termini per tutte le scadenze che riguardano il bonus mutui, se l'emendamento di FdI sarà approvato, saranno ‘resettati' al 31 ottobre 2023. In pratica, vuol dire che chi ha già usato il sussidio negli scorsi anni e deve ancora vendere la sua vecchia casa comprata con un bonus mutui (12 mesi di tempo), o deve ancora spostare la propria residenza nel nuovo Comune (18 mesi), avrà più tempo per farlo. Il conto dei mesi ripartirà da novembre 2023, e quindi ci sarà tempo rispettivamente fino a novembre 2024 per vendere la casa precedente e fino a maggio 2025 per il cambio di residenza.

L'unica eccezione riguarda chi ha comprato casa prima del 23 febbraio 2020. Questa è la data di decorrenza della legge, per cui funzionerà così: se una persona, ad esempio, ha comprato casa a dicembre 2019, si conteranno solo i due mesi passati fino al 23 febbraio 2020. Poi, il conto proseguirà a partire dal 31 ottobre 2023.

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