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Bologna: Pd, Pdl e Lega confermano 1milione alle scuole private. Ignorato il referendum

I cittadini bolognese, in un referendum consultivo, si erano espressi contro il finanziamento delle scuole private da parte del comune. Pd, Pdl e Lega li hanno ignorati.
A cura di Davide Falcioni
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Le "larghe intese" si espandono a Bologna, dove a Pd e Pdl si è aggiunta la Lega Nord. Il consiglio comunale del capoluogo emiliano ha infatti deciso di confermare il milione di euro alle scuole private: cifra che non verrà messa in discussione, tanto meno dimezzata. Contrarie al provvedimento Sel e Movimento 5 Stelle, mentre il renziano Francesco Errani si è astenuto. Va ricordato che a maggio i cittadini bolognesi furono chiamati ad esprimersi su due documenti: il primo chiedeva l'abrogazione di ogni finanziamento a scuole "paritarie", mentre il secondo lo confermava. Ebbene, i cittadini bolognesi si erano espressi con una larga maggioranza (59% contro 41%) a difesa della scuola pubblica. La decisione del consiglio comunale di Bologna quindi ignora l'esito della consultazione popolare ed è destinata a creare polemiche, soprattutto intorno al Partito Democratico, che ha nuovamente deciso di schierarsi con il centrodestra.

Il sindaco Merola tuttavia si è affrettato a commentare: "Ringrazio il Pdl che vota l'ordine del giorno del Pd. Non ho paura delle parole e delle convergenze. Capisco che le parole ‘convergenze', ‘mediazione', ‘intesa', nella vulgata siano accostante al tradimento. Ma qui le larghe intese non c'entrano. Abbiamo solo una convergenza più ampia su un tema specifico".

Non ha tardato ad arrivare la replica del Comitato articolo 33, che aveva promosso il referendum popolare per l'abolizione dei finanziamenti pubblici alle scuole materne paritarie. "Mantenere uno strumento formale di consultazione della cittadinanza – scrivono i promotori – e poi ignorare ciò che emerge dall'esercizio di tale strumento democratico è un atto di ipocrisia istituzionale, oltreché uno spreco di risorse pubbliche. Si abbia il coraggio della coerenza e si agisca conformemente". Il comitato ha anche annunciato di essersi sciolto. "Non si ferma invece – proseguono la lotta per la scuola pubblica bolognese e italiana. Tanto meno si cancellerà dalla memoria dei bolognesi la considerazione per il loro pronunciamento di cui il ceto politico avrà dato prova. Potete stare certi che, comunque vada, noi non perderemo occasione di ricordarglielo".

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