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Pizzarotti: “Potrei anche fare causa al M5S”

Il primo cittadino di Parma, sospeso dal Movimento 5 Stelle, non esclude la possibilità di rivolgersi a un tribunale: “Se in base a un regolamento che non esiste sostieni una cosa allora la devi dimostrare. Gli faccio capire che le regole sono importanti”. Di Maio: “Abbiamo applicato regole”.
A cura di Susanna Picone
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La “guerra” tra il M5S e il sindaco di Parma è iniziata nel pomeriggio di ieri, quando Federico Pizzarotti – raggiunto da un avviso di garanzia per due nomine al Teatro Regio di Parma – è stato sospeso dal Movimento. La notizia, comparsa sul blog dei 5 Stelle, ha innescato un botta e risposta tra il sindaco e il Movimento e ha anche suscitato malumori nella base. Dopo una prima replica su Facebook e una conferenza stampa durante la quale Pizzarotti ha accusato gli esponenti del M5S che non avrebbero mai risposto ai suoi messaggi, il sindaco ha ribadito il suo pensiero anche in un’intervista al Corriere della Sera. Un’intervista durante la quale ha fatto sapere di non escludere la possibilità di rivolgersi a un tribunale.

“Eravamo separati in casa” – “Se in base a un regolamento che non esiste sostieni una cosa allora la devi dimostrare. Gli faccio capire che le regole sono importanti. Era Casaleggio a dire che se ignori una regola quella regola non è mai esistita. E loro stanno ignorando tante regole. Penso sia altamente irresponsabile. Non lo fai neanche nel circolo delle bocce”, ha spiegato Pizzarotti accusando il Movimento di non averlo mai sostenuto. “Eravamo separati in casa. Mai un sostegno, mai una chiamata. Ho il dispiacere per la disaffezione che proverà la nostra gente: politicamente è un autogol pazzesco. Siamo stati un esempio, ma abbiamo perso il senso del limite, abbiamo sbracato”.

“Per ricucire lo strappo serve che agiscano da persone normali” – Il sindaco di Parma andrà avanti, anche se tanti non la prenderanno bene, e dice che in questi mesi “ci sono stati atteggiamenti non comprensibili a dir poco”. E alla domanda sull’eventualità di ricucire lo strappo risponde che dipende da loro: “Ci si vede di persona, ci si guarda in faccia, si chiariscono le cose, gli si fanno vedere gli atti, si pretendono e si accettano le scuse. E sulla base di questo si può lavorare. Finora però non c’è stata disponibilità”.

Di Maio: “Abbiamo applicato regole, non siamo il Pd” – “Io penso che il M5S abbia semplicemente applicato una regola. Abbia fatto rispettare le regole. Avevamo un avviso di garanzia nascosto per tre mesi e questo è un dato inconfutabile. E per questa ragione noi abbiamo applicato una regola in quanto questo è il Movimento Cinque stelle e non il Partito Democratico”: così Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, è intervenuto da Volla (Napoli) sul caso Pizzarotti e in particolare sull'ipotesi di un'azione legale da parte del sindaco di Parma nei riguardi del M5S.

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