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Orrore in Messico: in un fiume trovati 19 sacchi pieni di cadaveri

I corpi in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati nello stato di Jalisco: apparterrebbero a vittime delle faide tra clan di narcotrafficanti.
A cura di Davide Falcioni
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Orrore nello stato di Jalisco, in Messico, dove diciannove sacchi di plastica contenenti cadaveri e resti umani in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati in un canale: molto probabilmente si tratta di corpi di persone uccise all'interno di una delle faide tra clan che si contendono il primato nel traffico di droga. Le sacche sono state scoperte a Ixtlahuacan de los Membrillos, a circa 40 chilometri a sud di Guadalajara: i periti forensi tenteranno di "determinare esattamente il contenuto di ogni borsa": al momento solo dieci corpi sono stati identificati, tra loro anche quello di una donna.

Quello che appare chiaro dall'osservazione dei primi corpi è che le vittime sono state uccise a colpi d'arma da fuoco o strangolate, e alcuni cadaveri erano più decomposti di altri, suggerendo che siano stati gettati nel canale in momenti diversi. Non è escluso che sul fondo del fiume possano trovarsi altri corpi, ed è proprio questo il timore degli inquirenti che hanno ordinato ai vigili del fuoco di scandagliare i fondali. La regione di Jalisco è tormentata dalla violenza del cartello della Jalisco New Generation, uno dei più potenti del Messico. Malgrado ciò è ancora presto per stabilire se il cartello abbia qualcosa a che fare con il macabro ritrovamento.

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