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Terrorismo, la cellula di Verviers guidata da un belga. A Londra fermata una 18enne

Una ragazza di 18 anni è stata fermata perché sospettata di voler compiere un attentato in uno dei principali aeroporti londinesi. Intanto l’intelligence Usa, secondo la CNN, avrebbe segnalato almeno 20 cellule pronte ad agire in Europa, guidate da un ufficiale dell’Isis in Grecia.
A cura di Redazione
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Poliziotto belga a Verviers dopo la sparatoria (Foto Getty Images).
Poliziotto belga a Verviers dopo la sparatoria (Foto Getty Images).

UPDATE  – Chi è il capo della cellula jihadista scoperta in Belgio –  Emergono altre informazioni in merito al presunto capo della cellula jihadista scoperta a Verviers, in Belgio: si tratta di Abdelhamid Abaaoud, un brussellese di 27 anni, di origini marocchine, ora residente in Grecia. Abou Soussi, questo il suo nome di battaglia, prima di stabilirsi in Grecia si era recato in Siria per combattere con le formazioni dell'Isis. Intanto si moltiplicano gli allarmi in tutta Europa: per del fumo sospetto il tunnel della Manica è stato chiuso al traffico dei treni da stamane e fino a stasera. Lo ha comunicato su Twitter la stessa compagnia ferroviaria, Eurostar, che collega la Gran Bretagna alla Francia. I servizi sono stati sospesi alle 12.25 italiane. Ispettori sono stati inviati nel Canale.

Dodici fermi, un allarme bomba alla Gare de l’Est, l'arresto del complice di Coulibaly, a Parigi le notizie si sono susseguite una dietro l'altra, mettendoci nel mezzo, complice la paura, anche un sequestro che con la Jihad non aveva nulla a che fare. Il giorno prima uno scontro a fuoco con la polizia vicino a Liegi, in Belgio, causava la morte di due jihadisti e il ferimento di un altro terrorista. Nella stessa giornata seguono altri blitz, in Belgio e non solo. Anche nel resto dell'Europa le forze dell'ordine hanno effettuato altri raid, controlli e arresti. Alle 19.13 di venerdì 16 gennaio, la polizia metropolitana di Londra ha comunicato l'arresto di una ragazza di 18 anni sospettata di voler compiere un attentato nell'aeroporto di Stansted di Londra.

A Berlino vengono impiegati duecento agenti per effettuare blitz contro sospette cellule terroristiche. Durante l'operazione scattano le manette per due presunti terroristi, tra cui il leader di un gruppo accusato di preparare attentati in Siria. Tuttavia, precisa la polizia, "non c’è alcun indizio che il gruppo stesse preparando una attacco in Germania". Come i terroristi uccisi in Belgio, anche in questo caso la cellula è composta soprattutto da ceceni.

Ad Amstedam, per motivi precauzionali, è stata chiusa l'unica scuola ebraica ortodossa d’Olanda per paura di rappresaglie dopo gli arresti in Belgio. In Italia il livello di allerta si è alzato a 7 (10 è il massimo) e proprio dopo gli arresti eseguiti in Francia si è appreso che due terroristi, fermati presso il valico del Frejus, erano intenzionati a raggiungere il nostro paese.

20 cellule terroristiche guidate dalla Grecia

L'intelligence Usa, nel frattempo, starebbe contribuendo a fare chiarezza sui pericoli reali del terrorismo jihadista in Europa. Secondo quanto comunicato dalla CNN, le cellule pronte ad intervenire sarebbero circa venti ed il coordinatore farebbe base in Grecia. Si tratterebbe di un ufficiale dell'Isis di nazionalità belga e che avrebbe partecipato alla guerra in Siria. La stessa operazione che ha portato al conflitto a fuoco a Verviers, in Belgio, e che ha causato la morte di due jihadisti ed il ferimento di un terzo, è il risultato della cooperazione tra intelligence americana e belga. Due sospettati sono stati arrestati in rientro dalla Siria e, interrogati, avrebbero dato le informazioni utili per l'operazione di polizia. La paura che la cellula fosse ormai pronta ad operare – con un attentato a Bruxelles ed uno a danno di una persona molta influente – ha suggerito alle forze dell'ordine di intervenire. Una scelta che, dall'altro lato, ha impedito di poter ricostruire la rete terroristica e che lascia dunque aperta la possibilità che ci siano altri terroristi dello stesso gruppo. Quello che appare evidente è che i mujāhidīn sono ben armati, avendo nel loro arsenale fucili d’assalto, pistole, granate e la "madre di Satana", definizione che si riferisce ad un esplosivo ad alto potenziale. Secondo il rapporto Usa, la cellula belga sarebbe stata incaricata di colpire soprattutto agenti e uffici della polizia. In generale – ma era una nozione già nota – i terroristi in azione in Europa godono di grande liberà di movimento, poiché forniti di regolari documenti di riconoscimento dell'Unione Europea.

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